Per la prima volta il fiume Brembo, a Zogno (Bergamo), ospiterà una manifestazione sportiva di pesca alla trota in torrente. Il fiume lombardo, maggior affluente dell’Adda per portata d’acqua, ricco di trote marmorate, fario e iridee, il cui peso spazia dai 100 gr agli oltre 7 kg, sarà teatro, nei prossimi 9, 10 e 11 settembre del XXIV Campionato del Mondo di pesca alla trota in torrente e del V Campionato del Mondo per Clubs della medesima disciplina. Una realtà, quella della trota in torrente, che ha regalato tantissime medaglie alla Federazione Italiana della Pesca Sportiva, delle Attività Subacquee e del Nuoto Pinnato, che vanta nella sua compagine azzurra, gli atleti più forti, il team da battere per tutte le altre nazionali.
Capitanati dal CT, Massimo Roccetti, gli azzurri Stefano Tironi, campione del mondo in carica e tre ori a squadre, Stefano Boschiazzo, 8 ori a squadre, Massimiliano Colombo 12 ori a squadre e 8 titoli mondiali (l’atleta più medagliato di sempre nella pesca in acque interne), Fabio Forcella, 2 medaglie d’oro a squadre e un oro individuale, insieme alle new entry Bruno Mariano Spino e Rudy Todeschini, cercheranno di confermare il titolo mondiale a squadre in una competizione che li vede protagonisti indiscussi.
I componenti della squadra, eccezion fatta per Stefano Boschiazzo, originario di Millesimo (Savona) e per Bruno Mariano Spino, nato a Sulmona, sono nativi di Bergamo e della sua provincia, dunque profondi conoscitori di quelle acque e soprattutto di quel fiume.
Le nazionali e i clubs partecipanti (per questa seconda categoria si avranno squadre italiane e francesi) arriveranno a Bergamo giovedì 8 settembre; la competizione avrà luogo lungo i 4 km del fiume compresi tra la sezione dove si trova il "Ponte di Ambria" e la passerella "Municipio di Zogno." In quel tratto la profondità va dai 60 cm ai 2 metri.
I due mondiali seguiranno le regole del “catch and release” che prevedono il rilascio del pesce non appena catturato e inguadinato. Questa regola non permette neanche che ci sia il contatto con la mano dell’atleta, per evitare stress agli animali.
Zogno, è uno dei borghi più suggestivi che si possono visitare in Italia. Il centro abitato è abbracciato dalle prime montagne prealpine della catena delle Orobie e da una serie di numerose frazioni e piccoli centri immersi nel verde. Zogno vanta tre musei; è inoltre nota agli esperti e appassionati naturalisti per il fenomeno geologico della cosiddetta “doppia W” e per la “Grotta delle Meraviglie”, tra le prime visitabili in Italia, suggestivamente illuminate in un susseguirsi di labirintiche gallerie.
Cesare Monteleone