Il GAL Madonie partecipa alla sperimentazione di attività di inclusione sociale in favore di migranti che si terrà nelle Madonie.
Sabato si è svolto, in remoto, il primo incontro con l'Ufficio speciale immigrazione al quale hanno partecipato il Vescovo di Cefalù S.E. Mons. Giuseppe Marciante, il sindaco di Polizzi Generosa Gandolfo Librizzi, il sindaco di Collesano Giovanni Meli, il sindaco di Montemaggiore Antonio Mesi, l’Ing. Luca Li Vecchi della Cooperativa “Verbuncaudo”, la dott.ssa Michela Bongiorno responsabile dell’ufficio immigrazione della Regione, il dott. Saverino Richiusa dell’Assessorato alla Famiglia, il responsabile di piano del GAL Madonie Dario Costanzo e tanti altri amministratori e operatori, oltre al Coordinatore di Progetto Luciano D'Angelo e all’organizzatrice Francesca Cerami.
È stato il primo incontro di un progetto che vedrà l’area interna delle Madonie comunità dove avviare la sperimentazione di un modello di inclusione e di ripopolamento che è ispirato alla metodologia Nuevos Senderos, già attuata con ottimi risultati nell’aree interne rurali di alcune provincia della Spagna. Tra il 14 e il 16 giugno, a Cefalù, sarà anche ospitata una delegazione spagnola, di un ente partner del progetto, che presenterà una esperienza di successo svolta in Spagna.
Sulle Madonie sarà attivato un percorso di Ricerca-Azione, al quale parteciperà il GAL Madonie, che vedrà coinvolti i comuni, le reti di inclusione sociale già presenti, Sosvima, la Diocesi, le scuole e altri stakeholders pubblici e privati locali al fine di definire un proposta specifica per il territorio delle Madonie di un modello di governance condivisa, incentrata sull’inclusione socio-lavorativa dei cittadini di Paesi Terzi, finalizzata allo sviluppo del territorio e alla valorizzazione delle sue risorse.
Il Progetto della Regione Siciliana (tramite l’Ufficio Speciale Immigrazione – USI) COM.IN. 4.0 – Competenze per l’integrazione, che si propone di consolidare, in continuità con le precedenti edizioni, meccanismi di governance multisettoriale, multilivello, multistakeholder, plurifondo, che attraverso un approccio integrato alla pianificazione strategica consentano di perseguire risultati stabili per il governo territoriale dei fenomeni legati alla presenza di migranti regolari presenti sul territorio della Regione.