Proseguono al Cinema Spazio Oberdan di Milano le retrospettive organizzate dalla Fondazione Cineteca Italiana. Dal 26 giugno al 16 luglio è la volta di una personale dedicata ad Akira Kurosawa, uno dei più grandi autori della storia del cinema, nelle cui opere si fondono epica, avventura, azione, ma anche riflessione, introspezione, scavo nelle tenebre dell’anima.
Questi i temi principali dell’arte cinematografica di Akira Kurosawa, che ha saputo fondere tradizione e modernità, popolarità e ricerca, contaminando la cultura orientale con gli esempi più alti dell’arte dell’Occidente, che sono riassunti nelle 14 opere selezionate per questo appuntamento.
Nato nel 1910 e scomparso nel 1998, Kurosawa fece il suo esordio alla regia nel 1943, dopo aver tentato la via della pittura, con il film Sugata Sanshiro, prima opera di una carriera fantastica, che conta la produzione di oltre trenta lungometraggi.
A partire da L’angelo ubriaco (1948) iniziò la sua collaborazione con l’attore Toshiro Mifune, con il quale ha realizzato ben sedici pellicole tra le quali spicca Rashomon (1950), Leone d’oro alla mostra del cinema di Venezia e opera che sdoganerà definitivamente il cinema giapponese in Occidente.
Dopo una crisi di depressione e un tentativo fallito di suicidio, Kurosawa torna dietro alla macchina realizzando altre opere memorabili come Kagemusha – L’ombra del guerriero (1980, Palma d’Oro al Festival di Cannes), Ran (1985) e Sogni (1990), collaborando con alcuni registi ammiratori del suo lavoro come Francis Ford Coppola, Steven Spielberg e George Lucas.
La rassegna in programmazione al Cinema Spazio Oberdan offre un’ampia panoramica della carriera del regista e conta tra i suoi titoli i classici degli anni Quaranta L’angelo ubriaco e Cane randagio (1949); il rivoluzionario Rashomon; lo straziante Vivere (1951); gli shakespeariani Il trono di sangue (1957) e Ran; i classici film di samurai I sette samurai (1954), La fortezza nascosta (1958), La sfida del samurai (1961) e Kagemusha; i biografici e riflessivi Sogni e Rapsodia d’agosto (1992).
Questo il calendario delle proiezioni
Martedì 26 giugno ore 21.15
Rashômon
R. e mont.: A. Kurosawa. Sc.: Shinobu Hashimoto, A. Kurosawa, da due racconti di Ryunosuke Akutagawa. Int.: Toshiro Mifune, Masayuki Mori, Machiko Kyo, Takashi Shimura, Minoru Chiaki, Daisuke Kato, kichijiro Ueda. Giappone, 1950, 88’, v.o. sott. it
In una foresta, un bandito ha teso un agguato a un samurai, immobilizzandolo e violentando sua moglie, che poi, visto il marito disonorato, istiga il bandito a ucciderlo. Ma le cose sono andate proprio così o questa è solo la versione del bandito di fronte al tribunale che deve giudicarlo?
Martedì 3 luglio ore 20.15
I sette samurai
R. e mont.: A. Kurosawa. Sc.: Shinobu Hashimoto, Hideo Oguni, A. Kurosawa. Int.: Toshiro Mifune, Yoshio Inaba, Seiji Miyaguchi, Minoru Chiaki, Daisuke Kato, Ko Kimura, Kamatari Fujiwara. Giappone, 1954, 192’.
Giappone, XVI secolo, l’epoca delle grandi guerre civili. Un povero villaggio di contadini vive nell’incubo di una soldataglia dedita al brigantaggio che periodicamente li assale razziando il raccolto. Disperati, gli abitanti chiedono aiuto ai samurai e riescono a trovarne sei disposti a difenderli nonostante l’esiguo compenso. Il settimo “paladino” è un contadino straccione desideroso di conquistarsi sul campo il titolo di samurai. Lo scontro con i banditi sarà all’ultimo sangue, quattro samurai moriranno, ma alla fine il villaggio sarà liberato.
Venerdì 6 luglio ore 18.30
Vivere
R. e mont.: A. Kurosawa. Sc.: Shinobu Hashimoto, Hideo Oguni, A. Kurosawa. Int.: Takashi Shimura, Nobuo Kaneko, Kyoko Seki, Makoto Kobori, Kumeko Urane, Yoshie Minami. Giappone, 1952, 140’.
Watanabe è un impiegato municipale, caposervizio della “sezione civili”. Uomo senza molte qualità, Watanabe è privo di interessi, trent’anni di routine hanno soffocato in lui ambizioni e ideali. Ma un giorno scopre di avere un cancro e dopo l’iniziale disperazione accompagnata da atroci sofferenze decide di dare un senso alla sua vita occupandosi di trasformare l’immondo acquitrino di un quartiere periferico in un parco destinato ai bambini.
Domenica 8 luglio ore 21.15
Rashômon Replica
Mercoledì 11 luglio ore 20.45
Dersu Uzala – Il piccolo uomo delle grandi pianure
R.: A. Kurosawa. Sc.: Jurij Nagibin, A. Kurosawa. Int.: Maksim Munzuk, Juri Solomin, Svetlana Danielchenko, Dmitri Korshikov. Giappone/URSS, 1975, 141’.
All'inizio del ‘900, il capitano Arseniev conduce una piccola spedizione di ricognizioni geografiche ai confini della Cina, nella vasta e inesplorata zona del fiume Ussuri. Una sera, mentre gli uomini riposano accanto al fuoco, si presenta un cacciatore anziano della tribù dei Gold. E' un tipo bizzarro, ma saggio, esperto della regione e privo della famiglia, toltagli da una epidemia di peste. Invitato a fungere da guida, Dersu accetta e si dimostra molto utile: insegna a tutti i segreti della natura e salva la vita ad Arseniev una notte in cui vengono colti da una tempesta di vento mentre sono soli e sperduti in una palude. A sua volta il capitano salva Dersu dalle rapide di un torrente. Separatisi con dispiacere, i due amici si ritrovano nel corso di una seconda spedizione. Ma l'anziano cacciatore sta divenendo cieco. Arseniev lo conduce in città, e lo ospita in una casa alla quale il Gold non è abituato. Quando Dersu sente la nostalgia della tajga, Arseniev gli regala un fucile modernissimo che ingolosirà un ignoto brigante e costerà la vita al vecchio.
Premio Oscar 1975 per il miglior film straniero.
Sabato 14 luglio ore 21.15
Il trono di sangue
R. e mont.: A. Kurosawa. Sc.: Shinobu Hashimoto, Hideo Oguni, A. Kurosawa. Int.: Toshiro Mifune, Takashi Shimura, Akira Kubo, Isuzu Yamada, Hiroshi Tachikawa. Giappone, 1957, 110’.
Al nobile Taketoki Washizu viene profetizzata l'ascesa al potere con il delitto ma anche l'invincibilità fino a quando la foresta non si muoverà verso il Castello del Ragno. Washizu ha usurpato il regno a Kuniharu. La vendettà si consumerà e la proezia si avvererà qunado l'esercito nemico si servirà dei rami degli alberi per proteggersi durante l'assalto.
Lunedì 16 luglio ore 19
Sogni
R. e sc.: Akira Kurosawa. Consulenza artistica: Inoshiro Honda. Int.: Akira Terao, Martin Scorsese, Chishu Ryu, Mitsuko Baishoh, Mitsunori Izaki. Giappone, 1990, 117’.
Otto storie, più sogni che ricordi, raccontate da un unico personaggio e che ripercorrono in qualche modo la vita dello stesso Kurosawa: dalla magia dell’infanzia, alle speranze della maturità, alla visione sofferta e tragica, al limite del nichilismo, degli ultimi anni.
Dal 22 luglio al 12 agosto in programma:
Ran
R. e mont.: A. Kurosawa. Sc.: A. Kurosawa, Hideo Oguni, Masato Hara, liberamente ispirata a Re Lear di W. Shakespeare. Int.: Tatsuya Nakadai, Akira Terao, Jimpachi Nezu, Dainsuke Ryu, Mieko Harada, Yoshiko Nornura. Giappone/Francia, 1985, 160’.
Una storia che riprende lo shakespeariano Re Lear. Protagonista è Hidetora, potente despota che, ormai vecchio, decide di ripartire il suo regno fra i tre figli, tutti senza scrupoli e ognuno deciso ad andare per la sua strada.
Rapsodia d’agosto
R., sc. e mont.: A. Kurosawa, dal romanzo Nabe no naka di Kiyoko Murata. Int.: Sachiko Murase, Hisashi Igawa, Toshie Negishi, Hidetaka Yoshioka, Tomoko Otakara, Richard Gere. Giappone, 1991, 98’.
La storia intimista di una pacifica vacanza (estate 1990) che quattro ragazzi dai dieci ai diciott’anni trascorrono in una vecchia casa di campagna presso Nagasaki, in compagnia di una nonna quasi novantenne. I nipoti si fanno raccontare da lei la tragedia dell’agosto 1945, e mentre la nonna parla a loro sembra di rivedere il terribile fungo atomico. Poi alla compagnia si aggiunge un cugino nippo-americano, che sorprenderà tutti per il suo atteggiamento delicato e sensibile.
L’angelo ubriaco
R.: A. Kurosawa. Sc.: K. Uekusa, A. Kurosawa. Int.: Toshiro Mifune, Takashi Shimura, Reisaburo Yamamoto, Chieko Nakalita. Giappone, 1948, 98’.
Nei sobborghi di Tokyo, nel secondo dopoguerra, nasce uno strano, intenso, rapporto di amicizia fra un giovane capomafia malato di Tbc e un medico alcolizzato, direttore di una clinica che tenta di salvarlo.
Kagemusha, l’ombra del guerriero
R. e mont.: A. Kurosawa. Sc.: A. Kurosawa, Masato Ide. Int.: Tatsuya Nakadai, Tsutomo Yamazaki, Kenichi Hagiwara, Kota Yui, Hideji Otaki.Giappone, 1980, 159’, v.o. sott. it.
Nel Giappone del 1500, il paese è sotto il controllo di alcuni clan. Capo di uno di questi è Takeda, che in punto di morte ordina di non dare la notizia e di mettere al suo posto un kagemusha, cioè un sosia. Per il ruolo viene scelto un piccolo ladro, meschino e vile, che però saprà morire da eroe.
Una meravigliosa domenica
R.: A. Kurosawa. Sc.: Keinosuke Uegusa, A. Kurosawa. Int: Isao Numasaki, Chicko Nakaklita, Ichiro Sugai, Midori Aryama, Masao Shimizu. Giappone, 1947, 108’.
La domenica di due fidanzati, Yuzo e Masao, che stanno cercando un appartamento dove vivere. Ma le loro misere condizioni non lo consentono. Per farsi aiutare, si recano da un amico di Yuzo che gestisce un cabaret. Il luogo si rivela piuttosto sinistro. Contrariati i due ragazzi abbandonano l'idea e si recano a un concerto, ma i biglietti, acquistati dai bagarini, sono rivenduti a prezzi maggiorati. I soldi non bastano di nuovo: Yuzo protesta e viene malmenato dai balordi. Amareggiati, i due fidanzati finiscono per poi riappacificarsi di fronte a una tazza di tè. Ma per pagare, Yuzo deve lasciare in pegno il suo impermeabile. Uscito il sole i ragazzi si recano al parco, dove Yuzo improvvisa un concerto e, magicamente, la musica inizia a fluire. Ma la domenica è finita ed è tempo di tornare ai rispettivi alloggi. I due fidanzati si separano.
La sfida del samurai
R. e mont.: A. Kurosawa. Sc.: A. Kurosawa, Ryuzo Kikushima. Int.: Toshiro Mifune, Eijiri Tono, Kamatari Fujiwara, Seizaburo Kawazu, Isuzu Yamada, Takashi Shimura, Hiroshi Tachikawa. Giappone, 1961, b/n, 110’.
In un piccolo villaggio del XVII secolo la vita è paralizzata dalla guerra fra due clan rivali. Finché non arriva un samurai nomade e solitario, Sanjuro, che concepisce un piano ambizioso: ristabilire la pace nel paese schierandosi ora con un clan ora con l’altro, fino alla loro completa distruzione.
La fortezza nascosta
R. e mont.: A. Kurosawa. Sc.: Shinobu Hashimoto, Hideo Oguni, Ryuzo Kikushima, A. Kurosawa. Int.: Toshiro Mifune, Misa Uehara, Minoru Chiaki, Kamatari Fujiwara, Takashi Shimura, Susumo Fujita. Giappone, 1958, 139’.
Sullo sfondo di una lotta fra clan rivali, la missione di un pugno di valorosi, guidati dal generale Rokurota, per portare in salvo la giovane principessa erede al trono e un carico d’oro attraverso le linee nemiche.
Cane randagio
Akira Kurosawa, Giappone, 1949, b/n, 122’
Il poliziotto idealista Murakami, appena arruolato, tenta in tutti i modi di ritrovare la pistola che gli è stata rubata e che viene usata per commettere una serie di omicidi. Poliziotto e criminale sono entrambi figli del caos postbellico. Un noir girato tra le miseria dei bassifondi di Tokyo, che si trasforma in un documentario di stampo quasi neorealista.