Immagini satellitari della Nasa  e dell'Agenzia Spaziale Europea mostrano, in Cina, un importante calo della presenza di un tipo di inquinante, il biossido di azoto (N02), nei primi due mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.

La diminuzione è molto evidente e sembra non essersi mai verificata negli ultimi anni (earthobservatory.nasa.gov/images/146362/airborne-nitrogen-dioxide-plummets-over-china).

Questo fa capire che l’inquinamento derivante da attività industriale e dal movimento di mezzi di trasporto, se adeguatamente controllato, potrebbe portare a evidenti benefici per tutto il pianeta.

Ovviamente il problema dell’inquinamento oggi è molto sentito in tutto il mondo, così mentre da una parte si corre verso quello che è il benessere e il progresso, dall’altra purtroppo abbiamo l'evidenza di sempre più danni da sostanze inquinanti.

Certamente bisogna limitare al massimo le emissioni nell'atmosfera, cercando al tempo stesso vere alternative compatibili con la vita terrestre. La terra in realtà sembra avere grossi margini di autodifesa, ma spesso si ha anche la sensazione che "il bicchiere sia colmo" e che solo una goccia possa far traboccare tutto.

Il progresso e il benessere di tutti non può ricadere sul sacrificio di alcune popolazioni. Spesso, infatti esistono concentrazioni di opere inquinanti, con relative emissioni che incidono positivamente sull’economia mondiale o su quella di un Paese, ma finiscono anche per ricadere pesantemente su chi viva in quei luoghi.

Alla fine nessun progresso a mio giudizio può avere un prezzo, specialmente se questo prezzo ha a che fare con la salute,  la vita  e la stessa evoluzione umana. Con alcuni inquinanti stiamo cambiando le generazioni future. 

Ogni stato dovrebbe iniziare seriamente ad intervenire sue criticità ambientali, cercando di preservare il pianeta e la salute dei suoi abitanti, della sua flora e della sua fauna, magari “sacrificando” un po'  l'economia evitando anche di costruire nuove opere impattanti.