La Sea-Eye ha dovuto far ricorso alla via giudiziaria per far valere i propri diritti e, in primo luogo, quelli dei 5 migranti rimasti a bordo della Alan Kurdi.

Così ieri sera, il Governo di Malta, con un comunicato stampa, ha annunciato la conclusione dell'ennesima farsa che ha per protagoniste delle persone salvate in mare.

"Due Stati membri dell'Ue - ha dichiarato La Valletta - si faranno carico dei migranti a bordo della nave Alan Kurdi, in base ad accordi presi con la Commissione europea. Malta ha accettato di far parte di una soluzione europea per risolvere l'impasse offrendo lo sbarco dopo che l'ONG Sea-Eye, che gestisce la stessa nave, ha lasciato cadere la lite giudiziaria presentata contro Malta. Tutti e 5 i migranti saranno trasferiti immediatamente in altri Stati membri".

Secondo Sea-Eye, il ricorso alle vie legali avrebbe messo Malta di fronte alle proprie responsabilità e, per evitare di ammettere il torto, il Governo di La Valletta ha deciso di sbloccare la situazione. Questo modo di agire - ha commentato la Ong - non è degno di uno stato costituzionale.