Musk: l'account di Trump è stato riattivato, ma l'ex presidente non è interessato a tornare
Il 51,8% di 15 milioni di utenti si è detto favorevole affinché Twitter riattivasse l'account di Donald Trump. Lo ha comunicato in un post Elon Musk che aveva promosso un sondaggio al riguardo commentandone poi il risultato con queste parole:
The people have spoken.
Trump will be reinstated.
Vox Populi, Vox Dei.
Effettivamente, adesso, l'account @realdonaldtrump mostra i post inviati dall'ex presidente degli Stati Uniti, l'ultimo dei quali risale all'8 gennaio 2021.
Nonostante l'impegno del nuovo ad di Twitter nel consentire a Donald Trump di riprendere a diffondere le sue falsità sulla piattaforma social, il diretto interessato, nonostante tutto, non sembra intenzionato a riprendere a diffondere post agli 88 milioni di follower che lo seguivano.
"Non vedo alcun motivo per farlo", ha detto a margine di un evento organizzato dalla Republican Jewish Coalition, aggiungendo che sarebbe rimasto fedele alla sua nuova piattaforma Truth Social, l'app sviluppata dalla sua startup Trump Media & Technology Group che, a suo dire, gli garantirebbe un miglior coinvolgimento con gli utenti rispetto a Twitter e che stava andando "in modo fenomenale".
In modo fenomenale? Il nonostante tutto è legato al fatto che la piattaforma social di Trump è un flop, visto il numero risibile di utenti che finora è riuscito a coinvolgere, circa 4,5 milioni. Quindi, non è escluso che in vista delle primarie non ci ripensi.
Truth Social è stata la principale fonte di comunicazione diretta di Trump con i suoi follower e l'ha utilizzata per promuovere i suoi alleati, criticare gli oppositori e difendersi dalle inchieste statali, federali e da quella promossa dalla Camera.
Il suo accordo con la società, tuttavia, non esclude l'utilizzo di altre piattaforme. Trump è obbligato a concedere a Truth Social un'esclusiva di sei ore su qualsiasi post, ma è libero di pubblicare "messaggi politici, raccolte fondi o comunicazioni per ottenere preferenze elettorali" su qualsiasi altro sito, in qualsiasi momento, secondo una documento fornito a maggio alla SEC.
Che cosa ha ottenuto Musk con questa iniziativa?
Non è ben chiaro. Di sicuro, è riuscito a screditare la piattaforma che adesso sarà vista dai promotori di fake news la nuova frontiera per veicolare le castronerie che (in particolare i sovranisti) sono soliti promuovere. Questo può essere un mezzo per aumentare il numero di utenti... a meno che quelli annoiati dal leggere falsità non decidano di abbandonarla... come già hanno fatto numerosi inserzionisti.