Questo giovedì, la Germania ha reso noto di aver arrestato a Berlino tre uomini per presunti legami con Hamas, mentre un quarto è stato fermato a Rotterdam a seguito di un mandato d'arresto europeo.

Secondo gli investigatori tedeschi i quattro sono sospettati di "appartenenza a un'organizzazione terroristica straniera", riferendosi ad Hamas.

"Dopo i terribili attacchi di Hamas contro la popolazione israeliana, nelle ultime settimane nel nostro Paese sono aumentati anche gli attacchi contro gli ebrei e le istituzioni ebraiche", ha dichiarato in un comunicato il ministro della Giustizia tedesco Marco Buschmann. "Dobbiamo quindi fare tutto il possibile affinché gli ebrei nel nostro Paese non debbano nuovamente temere per la loro incolumità".

In precedenza, i servizi di sicurezza danesi avevano arrestato sette "terroristi" collegati ad Hamas il cui obiettivo sarebbe stato quello di "uccidere civili innocenti sul suolo europeo".

Fa piacere prendere atto di tanta attività da parte dell'Europa nell'impedire a "presunti" e "possibili" terroristi di compiere degli attentati, fa invece meno piacere che la stessa Europa continui invece a supportare il genocidio, reale e non presunto, dei criminali israeliani in atto a Gaza, la cui fine sembra essere rappresentata dalla totale distruzione degli edifici della Striscia non ancora ancora rasi al suolo e all'allontanamento dei palestinesi sopravvissuti al massacro.

Un atto dovuto per la sicurezza degli ebrei che, non si sa bene in base a quale diritto internazionale, sia concesso loro di fare tutto ciò che vogliono, facendo pagar dazio ai palestinesi. E chi si ribella... di conseguenza non può che essere un terrorista!

Intanto è arrivato a 18.884 il numero dei palestinesi assassinati nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, oltre 55mila quello dei feriti. A Gaza sono più del 60% (circa 280mila) le unità abitative distrutte, completamente o parzialmente.

Ma di questi numeri  autorità e media di Stati Uniti ed Europa non parlano, come se fossero normali e dovuti. Per avere compassione dei civili di Gaza bisogna invece rivolgersi a Putin! Queste le sua parole in quello che si può riassumere come il discorso di fine anno dove ha ha fatto il bilancio di quanto accaduto nel 2023:

"Quello che sta succedendo [nella Striscia di Gaza] è certamente una catastrofe", parlando delle migliaia di donne e bambini uccisi a Gaza. Il presidente russo ha ribadito che il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres "ha definito l'attuale Striscia di Gaza il più grande cimitero di bambini del mondo. Si tratta di una valutazione oggettiva, non c'è niente da aggiungere".