Il Coordinatore Provinciale di FLP Difesa La Spezia scrive una lettera al Direttore.
Di seguito il contenuto integrale:
"La nostra O.S. ha da subito condiviso la necessità di un rientro graduale e progressivo di tutti i dipendenti dell’ Arsenale. Un segnale positivo che ha rimesso al centro il lavoro e garantito continuità a tutte quelle attività peculiari della Base. La Provincia Spezzina pero’ sta affrontando una drammatica situazione di Emergenza epidemiologica derivante da un non preventivabile aumento dei contagi, una condizione che inevitabilmente preoccupa i lavoratori dell’ Arsenale, Ente di maggiore densità e promiscuità.E’ di questi giorni la notizia di alcuni dipendenti risultati positivi al Covid -19 nella nostra Base, sia militari che civili, una circostanza che riflette negativamente sullo stato d’ animo dei dipendenti e delle loro famiglie.Il Ministero della Salute inoltre scrive:“Si conferma un aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la settima settimana consecutiva con una incidenza cumulativa (dati flusso ISS) negli ultimi 14 gg (periodo 31/8-13/9) di 29.63 per 100 000 abitanti. La maggior parte dei casi (81,9%) continua ad essere contratta sul territorio nazionale, con diminuzione dei casi importati da stato estero (10,8% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio)”. Solo nella giornata di ieri, in Italia, si sono registrati quasi duemila nuove infezioni da coronavirus e dieci decessi, inoltre, secondo gli esperti dell’OMS, l’Occidente e in special modo l’Europa, dovrà affrontare da qui all’autunno una seconda nuova ondata, il Nord-est dell’Inghilterra infatti ne sta già affrontando uno nuovo mentre Israele ha impostato un secondo lockdown nazionale per almeno tre settimane.Chiaramente anche l’ Italia e’ coinvolta in questo ragionamento tanto che i vari governatori regionali stanno già valutando l’ipotesi di istituire nuove zone rosse per isolare i cluster più pericolosi e contenere l’ondata epidemica. Questo si tradurrebbe in restrizioni alla libertà di movimento delle persone in alcune zone e La Spezia e’ una delle candidate.Alla luce di quanto precede e considerato che il datore di lavoro e’ titolare dell’obbligo della tutela e garanzia della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, nel riconoscere alcun obbligo da parte dell’ amministrazione nell’ effettuare test sierologici o tamponi, la scrivente Segreteria Provinciale di FLP Difesa chiede che, sentito il medico competente, venga valutata la possibilità di sottoporre i lavoratori, su base volontaria, ad uno screening sierologico volto all’individuazione degli anticorpi specifici per la diagnosi di infezione da COVID-19. Effettuare quindi un test sierologico nei confronti di lavoratori appartenenti a categorie piu’ sensibili e soggette a maggiori/eventuali contatti, quali lavoratori dell’ URP, sala medica, personale che lavora a bordo delle navi o al fianco di ditte esterne e che vengano superati quegli elementi ostativi per l’ effettuazione il suddetto esame.In un panorama del genere, e con le prospettive delineate, e’ inevitabile continuare a tenere alta l’ attenzione ed alimentare il senso di responsabilità dei Dirigenti e di ognuno di noi. In attesa di un suo cortese riscontro si porgono cordiali saluti"