Plinio Nomellini (1866-1943) è stato un maestro della pittura italiana il cui stile è stato influenzato dai movimenti artistici e dagli eventi storici del suo tempo, che lo coinvolsero in prima persona, oltre che dai luoghi in cui visse: tra questi Firenze, Genova, la Versilia. La mostra che lo vede protagonista, "Dal Divisionismo al Simbolismo verso la libertà del colore", è stata allestita nel Palazzo Mediceo di Seravezza, dal 13 luglio 2017 al 5 novembre 2017, dalla curatrice Nadia Marchioni che ci guida alla scoperta della biografia del pittore e di alcune opere davvero suggestive.
La mostra percorre tutta la carriera dell'artista, partendo dagli esordi insieme a Giovanni Fattori e ai macchiaioli Silvestro Lega e Telemaco Signorini, proseguendo con le sperimentazioni fiorentine vicino ad artisti anch’essi giovani (fra cui Kienerk, Müller, Pellizza da Volpedo), che hanno rivelato l’attenzione di Nomellini per le problematiche sociali, per poi proseguire verso il divisionismo - la declinazione simbolista della sua visione della natura e della storia - e giungere a documentare l’intensissima stagione versiliese (1908-1919) fino agli anni Venti e Trenta, quelli della maturità.
Fra le molte opere esposte, ci sono veri capolavori come La diana del lavoro del 1893, La colonna di fumo (1900) e La ninfa rossa (1904).