Lombardia una falsa zona rossa che potrebbe succedere ancora
Pubblicato su revalt.it un articolo che analizza le cause della recente ed erronea attribuzione di zona rossa alla Lombardia.
Sotto analisi è il sistema di monitoraggio nazionale utilizzato per determinare i valori RT, le categorie di rischio e relativi colori. In particolare il filtro di analisi è quello organizzativo del sistema.
Emergerebbe che l'organizzazione adottata, tipica della pubblica amministrazione nazionale, non è in grado di produrre efficaci e rapide risposte nei casi in cui sorgano disguidi di comunicazione tra gli Enti in gioco. Questa carenza gestionale può provocare, come nel caso lombardo, pesanti conseguenze sociali ed economiche.
Non può lasciare tranquilli il fatto che si sia provveduto a correggere il disguido alla radice del caso Lombardia lasciando poi l'impianto organizzativo immutato con la sua evidente lacuna. Di conseguenza di fronte a una nuova ipotetica anomalia, il sistema, potrebbe ancora andare in crisi con analoghe conseguenze.
L'articolo su revalt.it ipotizza una modifica organizzativa collaudata e risolutiva che potrebbe essere applicata poi anche a tutti i progetti finanziati con il recovery plan a garanzia di buon risultato.
Va ricordato che tutti i finanziamenti recovery plan passeranno per la pubblica amministrazione con il rischio di incappare in analoghi disguidi di comunicazione tra Enti o interni agli Enti, disguidi che si traducono in disagi per gli utenti e intoppi per i progetti.
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