"L'economia globale ha mostrato resilienza contro molteplici shock, tra cui la pandemia, la guerra della Russia contro l'Ucraina e l'inflazione. Tuttavia, dobbiamo rimanere vigili, e dobbiamo essere agili e flessibili nelle nostre politiche macroeconomiche in un contesto di accresciuta incertezza sulle prospettive economiche globali. ...Ribadiamo il nostro fermo sostegno all'Ucraina per tutto il tempo necessario e siamo uniti la nostra condanna della guerra di aggressione illegale, ingiustificabile e non provocata della Russia contro l'Ucraina".

Questi alcuni dei punti concordati e riassunti in un comunicato dai ministri delle Finanze del G7 nel meeting che si è concluso questo sabato, tenutosi a Niigata, in preparazione del summit in Giappone della prossima settimana che si terrà a Hiroshima.
 
"Siamo fermamente impegnati - è scritto nel comunicato conclusivo - a continuare ad affrontare l'urgente finanziamento a breve termine dell'Ucraina, oltre a sostenere i paesi vicini e altri paesi gravemente colpiti. ...Siamo determinati ad affrontare con urgenza il cambiamento climatico, attraverso un'azione su vasta scala in questo decennio critico, al fine di mantenere entro il limite di 1,5 gradi l'aumento della temperatura globale [con la] necessità di rafforzare la cooperazione e il coordinamento internazionali in materia politiche di mitigazione del cambiamento climatico all'interno del G7 [in moodo da] aumentare i nostri sforzi congiunti per mobilitare finanziamenti per il clima, con l'obiettivo di affrontare i due obiettivi della mitigazione e dell'adattamento climatico. ...Continueremo a lavorare a stretto contatto con le autorità di vigilanza e di regolamentazione per monitorare gli sviluppi del settore finanziario e siamo pronti a intraprendere le azioni appropriate per mantenere la stabilità e la resilienza del sistema finanziario globale. Il nostro sistema finanziario è resiliente, sostenuto dalle riforme della regolamentazione finanziaria attuate dopo la crisi finanziaria del 2008, compresi i considerevoli aumenti dei livelli di capitale e liquidità delle banche, un quadro internazionale per risolvere efficacemente gli istituti in dissesto, il rafforzamento della cooperazione transfrontaliera in materia di regolamentazione e vigilanza. ...[I ministri delle finanze e i capi delle banche centrali del Gruppo dei Sette, anch'essi presenti all'incontro, hanno sottolineato] l'urgente necessità di affrontare le vulnerabilità esistenti all'interno di catene di approvvigionamento altamente concentrate".