Di Vincenzo Petrosino- Oncologo Chirurgo - Salerno -

Da tempo si sente parlare di una via di trasmissione del coronavirus anche attraverso le feci. La sintomatologia della Covid-19 è essenzialmente broncopolmonare, ma nel 2-10 % dei pazienti coesiste nausea, vomito e diarrea con dolori addominali. Sono stati descritti anche casi di diarrea e vomito che precedevano la comparsa della febbre e della dispnea propria della Covid-19.

Alcuni ricercatori hanno ritrovato l’RNA del virus nelle feci di ammalati. Quella che è la sintomatologia gastroenterica potrebbe quindi voler significare un vero e proprio interessamento del virus in regioni extrapolmonari.

Non sono ancora chiari tanti meccanismi messi in atto dal coronavirus per creare così tante reazioni in diversi organi e apparati, certamente però resta confermata la possibilità della sua trasmissione per via oro-fecale, con le cellule dell’apparato digerente, dell’ileo e del colon che rappresentano un potenziale obiettivo.

Alcuni studi che necessitano di ulteriori conferme sembrano aver messo in evidenza che in pazienti negativi il coronavirus fosse invece presente nelle feci. Il virus quindi potrebbe permanere senza sintomatologia nell’intestino e continuare ad essere diffuso.

L’argomento è molto interessante e sta coinvolgendo i colleghi gastroenterologi in quanto è intuitiva l’importanza del problema sia per la diagnosi che per la prevenzione dell’infezione.

Questo ci fa comprendere ancora di più che la  Covid-19 va presa con  "le molle" e non si tratta di un semplice raffreddore.

Inoltre la pandemia ci ha colti di sorpresa, e molti studi in realtà sono solo prime osservazioni da approfondire... abbiamo ancora tanto da studiare per comprendere davvero questa malattia.


 www.aggei.it/apparato-digerente-possibile-via-di-trasmissione-covid-19