"Un’intera generazione di cosiddetti “docenti”, in realtà propagandisti politici in servizio permanente, dovrebbe finalmente andare in pensione anticipata. Sono loro la causa principale del disastro del sistema educativo italiano. Rottami del 68".
Così i piccoli camerati fiorentini di Blocco Studentesco hanno fotografato (vedi l'immagine in alto) e commentato via social lo striscione appeso un paio di giorni fa all'ingresso del liceo Leonardo da Vinci, quello di Annalisa Savino, la preside che ha scritto la lettera sul fascismo nato dall'indifferenza. Nella foto si vede un fascista in erba mentre cerca di bruciare la circolare con l'ormai famosa lettera.
Blocco Studentesco è un'associazione studentesca italiana d'ispirazione neofascista, presente all'interno di scuole superiori e università, legata ai CasaPound Italia.
"Non ci fermerà una circolare, studenti liberi di lottare", era scritto nello striscione poi rimosso. La preside non si è fatta intimidire e ha sporto denuncia contro gli autori.
Anche stavolta, vi è stata la reazione del sindaco di Firenze, Dario Nardella: "Lo striscione minatorio contro la dirigente della scuola Leonardo da Vinci poco prima della censura del ministro Valditara è un fatto grave e pericoloso per la tenuta democratica. Intervengano subito le più alte cariche dello Stato per fermare questo clima intimidatorio nel Paese".
E che cosa hanno detto i rappresentanti di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia al Governo del Paese? Ancora una volta nulla. E c'è ancora qualcuno che ha il coraggio di scandalizzarsi se queste persone vengono etichettate come post-fascisti.