"L’ingiusto attacco del senatore Renzi ai pubblici ministeri fiorentini della vicenda Open". Così l'ANM (Associazione Nazionale Magistrati) ha titolato il comunicato stampa (riportato di seguito) con cui questo giovedì ha risposto all'operazione di discredito messa in atto dal "senatore" Matteo Renzi nei confronti dei magistrati che ne hanno richiesto il rinvio a giudizio:
Le parole del senatore della Repubblica Matteo Renzi, pronunciate non appena ha appreso della richiesta di rinvio a giudizio per la vicenda Open, travalicano i confini della legittima critica e mirano a delegittimare agli occhi della pubblica opinione i magistrati che si occupano del procedimento a suo carico.I pubblici ministeri che hanno chiesto il processo nei suoi confronti sono stati tacciati di non aver la necessaria credibilità personale in ragione di vicende, peraltro oggetto di accertamenti non definitivi o ancora tutte da verificare, che nulla hanno a che fare con il merito dei fatti che gli sono contestati.Hanno adempiuto il loro dovere, hanno formulato una ipotesi di accusa che dovrà essere vagliata, nel rispetto delle garanzie della difesa, entro il processo, e non è tollerabile che siano screditati sul piano personale soltanto per aver esercitato il loro ruolo.Questi inaccettabili comportamenti, specie quando tenuti da chi riveste importanti incarichi istituzionali, offendono i singoli magistrati e la funzione giudiziaria nel suo complesso, concorrendo ad appannarne ingiustamente l'immagine di assoluta imparzialità, indispensabile alla vita democratica del Paese.
Oltre al solito spazio offerto a Renzi sulla tv "pubblica"dalla trasmissione Porta a Porta, dove il "conduttore" ha permesso a Renzi di dire ciò che voleva come ad un comizio "privato", il senatore di Rignano sull'Arno ha ribadito le proprie convinzioni anche questa mattina dalla sua radio di partito:
"La mia vita è stata scardinata con un dolore personale e familiare che non auguro al peggiore nemico e l'Anm è stata sempre in silenzio", ha aggiunto Renzi. "L'appannamento della funzione del magistrato non dipende da quello che dice Renzi ma da quello che fa un magistrato. Se fa un atto sessuale il Csm ti dà due mesi in meno di anzianità, se lo fa un cittadino si prende anni di galera. ...E' il primo processo in cui si va in aula dopo quattro pronunciamenti della Cassazione. Non è stato Renzi ma la Cassazione a criticare i giudici. ...A Conte e a Grillo, i Pm di Milano e Roma non hanno tolto i cellulari, hanno utilizzato uno stile diverso da quelli di Firenze. Uno di loro si occupa a tempo pieno della famiglia Renzi: prima che diventassi premier eravamo una famiglia rispettabile, ora sembriamo un'associazione di gangster".
Avendo sempre usato la sfacciataggine e l'arroganza come strumenti del suo modo di far politica, da Renzi non ci si attendeva che questo. Quello che stona è che un senatore della Repubblica si permetta di screditare la Costituzione su cui ha giurato, perché questo, implicitamente, è ciò che Renzi sta facendo.