Il World Radio Day è la Giornata Mondiale della Radio proclamata dall'UNESCO per il 13 Febbraio di ogni anno.
In un'era segnata dalla velocità vertiginosa dell'innovazione tecnologica e dalla rapida obsolescenza di una nuova brillante piattaforma dopo l'altra", riporta l'Unesco nella nota di presentazione di questa giornata, "la Radio sta iniziando il suo secondo secolo di servizio come una delle forme di media più affidabili e ampiamente utilizzate al mondo.
Proclamata nel 2011 dagli Stati membri dell'UNESCO e adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2012 come Giornata internazionale delle Nazioni Unite, il 13 febbraio è diventata la Giornata mondiale della radio (WRD). La radio, come tecnologia, scienza, mezzo di comunicazione e sistema di programmazione di elementi audio, affonda le sue radici nel 1800... quindi si può tranquillamente affermare che il mezzo è già entrato nel suo secondo secolo.
I temi della Giornata mondiale della radio del 2024 punta i riflettori sullo straordinario passato, sul presente e sulla promessa di un futuro dinamico della radio:
La sua storia e il suo enorme impatto su notizie, teatro, musica, sport...
Il suo valore utilitaristico come rete di sicurezza pubblica gratuita e portatile durante le emergenze e le interruzioni di corrente causate da disastri naturali e causati dall'uomo come tempeste, terremoti, inondazioni, caldo, incendi, incidenti e guerre.
Il suo valore democratico da catalizzatore di base per la connessione di gruppi svantaggiati, tra cui gli immigrati, i religiosi, le minoranze e le popolazioni colpite dalla povertà; e come un segnale istantaneo dell'opinione pubblica espressa attraverso gli auspici della libertà di parola nello spazio pubblico.
L'UNESCO riconosce e comprende l'enorme varietà di modelli di business e di architettura tecnologica della radio in tutto il mondo, nonché la natura indipendente delle sue aziende, grandi e piccole, oltre alle differenze delle persone che ne fanno uso. Pertanto, le emittenti sono incoraggiate a portare la propria cultura, stile e sensibilità alle celebrazioni del 13 febbraio.
La Giornata mondiale della radio è anche un'opportunità per le stazioni radio di connettersi in onda con altre emittenti di tutto il mondo.
La prima trasmissione radio in Italia avvenne il 5 ottobre 1924. Benito Mussolini fece il primo discorso radiofonico della storia d'Italia da un trasmettitore in prova fornito dalla Marconi Italia che, successivamente, sarebbe diventato la stazione di Roma "Roma-1" nel quartiere di San Filippo situato in Palazzo Corradi in via Maria Cristina nel rione Prati. Il 6 ottobre 1924, data considerata quella di inizio delle trasmissioni commerciali, in un modesto appartamento dell'ammezzato del medesimo palazzo, con le pareti e il soffitto coperti di pesanti tende per attutire i rumori, alle ore 21 Ines Viviani Donarelli lesse il primo annuncio con queste parole:
«Uri, Unione Radiofonica Italiana. 1-RO: stazione di Roma. Lunghezza d'onda metri 425. A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera. Sono le ore 21 del 6 ottobre 1924. Trasmettiamo il concerto di inaugurazione della prima stazione radiofonica italiana, per il servizio delle radio audizioni circolari, il quartetto composto da Ines Viviani Donarelli, che vi sta parlando, Alberto Magalotti, Amedeo Fortunati e Alessandro Cicognani, eseguirà Haydn dal quartetto opera 7 primo e secondo tempo».
In Vaticano, la radio inizia a trasmettere il 12 febbraio del 1931, diffondendo il messaggio di Papa Pio XI: Qui arcano Dei . “Udite, o isole, ed ascoltate, o popoli lontani...”
Fu Guglielmo Marconi, inventore della Radio, ad annunciare lo storico evento: “Per circa venti secoli il Pontefice Romano ha fatto sentire la parola del suo divino magistero nel mondo, ma questa è la prima volta che la sua viva voce può essere percepita simultaneamente su tutta la superficie della Terra”.
Un altro giorno, scolpito nella storia di questo mezzo di comunicazione, è il 13 febbraio del 1946, quando viene trasmesso il primo notiziario della radio dell'Onu: “Queste sono le Nazioni Unite che chiamano i popoli del mondo”.
E proprio per ricordare quello storico momento, è stata istituita dall'Unesco la Giornata mondiale della Radio.