"Non ho tanto da dire. A fine partita non ho parlato coi giocatori, ho solo salutato. Abbiamo iniziato male, gol brutto da prendere così in avvio come era accaduto anche a Verona. Abbiamo avuto una reazione, abbiamo pareggiato. Poi l'infortunio di Llorente e la struttura della squadra ha iniziato a peggiorare. Col 2-1 di Retegui, l'ammonizione di Mancini ammonito e col profilo di questo arbitro [Orsato, ndr], ho pensato di cambiarlo ed è cambiata nuovamente la struttura. Quando è arrivato il gol di Lukaku in fuorigioco, sentivo che il pareggio poteva arrivare. Loro erano bassi, noi stavamo dominando pur senza grandi opportunità. Loro si sono chiusi, i nostri cambi erano votati all'area di rigore. Dopo il 3-1 la partita è finita, potevamo rischiare una sconfitta ancora più dura visto che è già capitato.La gente parlava degli errori di Ibanez, che però aveva grande solidità difensiva. Lo stesso possiamo dire dell'assenza di Smalling. Quando ci mancano giocatori, ci manca solidità. Ma dire che questa solidità è smarrita per le assenze non è corretto. La solidità è conseguenza dello spirito di squadra e di un lavoro collettivo. È vero, abbiamo perso solidità. Ogni tiro in porta è un gol, non parlo di Rui Patricio, ma della situazione. Ora è così, lo stesso con Retegui. Ci sta succedendo in tutte le partite".

 Questo è quanto Mourinho aveva detto a Genova subito dopo il pesantissimo 4-1 subito ad opera dei grifoni. Queste le sue parole di venerdì mattina:

"A Trigoria invece di dormire stanotte ... ad analizzare ogni dettaglio della partita e poi a lavorare con i giocatori. Se non possiamo lavorare in campo perché stiamo giocando sempre e c'è anche stanchezza, dobbiamo analizzare e valutare tutto. Io sono così, dopo questo tipo di partite non mi piace entrare nello spogliatoio e dire cose sull'onda delle emozioni e magari fare affermazioni sbagliate, preferisco avere un altro atteggiamento e analizzare il giorno dopo. Quando non analizzo le cose con loro non mi sento a mio agio ad analizzare le cose con la stampa". 

Questo è quanto Mouinho deve aver analizzato la scorsa notte. Marassi, il Genoa si è scatenato contro la Roma. Il Genoa è passato in vantaggio al 5' con una magnifica giocata finalizzata da Gudmundsson, servito da Strootman. La Roma ha trovato poco dopo il pareggio con un con un colpo di testa di Cristante su un ottimo cross di Spinazzola. La partita è accesa e rimane in bilico fino al 45, quando Retegui controlla con la coscia e batte Rui Patricio. Nel secondo tempo ci si aspetta una reazione dei giallorossi, che rientrano in campo con Belotti al posto di Mancini. Tuttavia, sono i giocatori di Gilardino a segnare nuovamente, grazie a Thorsby che realizza di testa al 74'. Questo è il gol che spezza le gambe agli ospiti e infonde entusiasmo ai rossoblù, che poi segnano il quarto gol all'81' con un preciso tiro sinistro di Messias a fil di palo.

Negli altri incontri di giornata, due i pareggi: senza reti quello tra Monza e Bologna, mentre è finita 1-1 tra Frosinone e Fiorentina. In classifica, la Fiorentina fallisce l'aggancio al terzo posto, mente la Roma è quint'ultima con 5 punti dopo 6 giornate. La prossima sfida la vede impegnata in casa contro il Frosinone, ottavo in classifica con 4 punti in più dei giallorossi.