Xilella, i Giganti al Tempo dei nani
Arriva nei cinema "Il Tempo dei Giganti", il film documentario diretto da Davide Barletti e Lorenzo Conte, che cerca di fornire una visione sul futuro di un territorio ormai devastato da una pandemia botanica, la Xilella.
Cosa c'è da sapere sulla Xylella Fastidiosa ?
Innanzitutto, è un batterio scoperto nel 1987, che causa gravi alterazioni alla pianta ospite fino alla morte ed è in grado di diffondersi attraverso un gran numero di coltivazioni agricole.
Ad esempio, la malattia di Pierce nella vite, la clorosi variegata degli agrumi, il disseccamento rapido dell'olivo, il mal di pennacchio nel pesco, la bruciatura delle foglie di oleandro, il cancro di prugno, ciliegio e mandorlo.
Xylella ha fatto la sua comparsa nell'agricoltura italiana nel 2013 in Puglia, ma sono bastati un paio di anni di polemiche, dubbi ed esitazioni (link) perché i focolai si diffondessero dall'entroterra di Gallipoli alla provincia di Lecce e poi al Salento.
Infatti, le uniche misure di contenimento sono l'estirpazione delle piante malate (e di quelle sane che si trovino in prossimità dei focolai) più la restrizione della libera circolazione delle specie e dei prodotti agro-floro-vivaistici.
Ma queste misure incontrarono l'incredulità e le proteste dei coltivatori, contro la distruzione degli olivi malati diffondendo online tesi complottiste. Addirittura, finirono indagati i ricercatori che avevano scoperto il batterio in Puglia e intervennero i tribunali per sospendere il contenimento.
Ancora a dicembre 2015, (link) il Governatore della Regione sperava di “discutere con l’Unione Europea della strategia finora attuata per contrastare la Xylella, fondata essenzialmente sull’eradicazione di massa di alberi malati e sani” e di "riscrivere da zero le direttive da impartire agli agricoltori ... che potranno consistere in tutti quegli atti e quelle azioni che non comportino l’eradicazione delle piante” .
Solo un anno dopo arrivò ratifica regionale delle ‘Misure Fitosanitarie per l’eradicazione e il contenimento della diffusione della Xylella fastidiosa’ che divennero attuative da marzo 2017, più o meno quando la Joint Research Centre della Commissione europea non ritenne più possibile eliminare il batterio dal territorio salentino.
Un ritardo nel rispettare le direttive UE sulla gestione della Xylella che nel 2019 la Corte di Giustizia dell’Unione Europea comunque condannò , confermando il dovere di estirpare tutte le piante infette e tutte quelle sane in un raggio di 100 metri.
Oggi la Xylella ha contagiato oltre 21 milioni di ulivi, con oltre 8mila chilometri quadrati di territorio infettato pari al 40% della regione Puglia, secondo la Coldiretti, e quasi un’azienda su 10 lavora in perdita.
Un vero disastro.
Non una disgrazia o una calamità, se in Puglia avessero creduto e rispettato le direttive UE.
Ed è andata a finire che oggi in Italia è in corso "la peggior emergenza fitosanitaria al mondo" (Joseph-Marie Bové, dell'Académie d'agriculture de France) e questo non solo perchè Xilella avanza in Puglia, quanto perché in Puglia il batterio ha ormai una sua 'testa di ponte' al centro del Mediterraneo.
Il rischio Xilella è alto: l'anno scorso ben 260 ettari di uliveto sono stati eradicati solo in Toscana ed è di questi giorni l'allarme per focolai nelle piantagioni di agrumi nella zona di Valencia.
Il Tempo dei Giganti è un documentario prodotto con il contributo di Apulia Film Fund, cioè anche della stessa Regione Puglia, e non è un film di 'denuncia' quanto di 'colore', che "lascia spazio a suggestioni e storie" oltre che alle opinioni scientifiche, come recita la scheda del produttore, Dinamo Film.
Per approfondire, si consiglia "Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro" di Daniele Rielli per Rizzoli Editore (link).
Per un disastro non bastano la Natura o la Sorte, serve anche l'Uomo.