Covid al 12 maggio, dati stazionari sul contagio mentre infuria la polemica sulle mascherine
Al 12 maggio, il totale dei contagiati da Covid è 221.216, con un incremento rispetto a ieri di 1.402 nuovi casi, dovuto alla Regione Lombardia che oggi ha comunicato 419 casi riferiti alle settimane precedenti.
Il numero totale degli attualmente positivi è di 81.266, con una decrescita di 1.222 rispetto a lunedì.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 30.675 in Lombardia, 13.184 in Piemonte, 6.801 in Emilia-Romagna, 5.190 in Veneto, 3.841 in Toscana, 2.779 in Liguria, 4.273 nel Lazio, 3.208 nelle Marche, 1.877 in Campania, 667 nella Provincia autonoma di Trento, 2.421 in Puglia, 1.911 in Sicilia, 801 in Friuli Venezia Giulia, 1.548 in Abruzzo, 437 nella Provincia autonoma di Bolzano, 109 in Umbria, 506 in Sardegna, 104 in Valle d'Aosta, 568 in Calabria, 140 in Basilicata e 226 in Molise.
Tra gli attualmente positivi 952 sono in cura presso le terapie intensive, in calo di 47 pazienti nelle ultime 24 ore, 12.865 sono ricoverati con sintomi, con un decremento di 674 pazienti e 67.449 sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Il numero complessivo di dimessi e guariti sale a 109.039, 2.452 in più dal dato precedente.
I deceduti di martedì sono 172, con il totale dei morti che sale a 30.911.
Così si è espresso quest'oggi Domenico Arcuri, commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, nella conferenza stampa odierna alla Protezione Civile sulla carenza di mascherine nelle farmacie: «Dal 1 maggio Federdistribuzione, Confcommercio, Conad e Coop, con cui abbiamo stipulato nelle scorse settimane un accordo, hanno distribuito 19 milioni di mascherine chirurgiche ai cittadini, che le hanno pagate 0,50 centesimi più Iva. Devo ringraziare queste categorie e anche gli italiani. Noi lavoriamo solo ed esclusivamente nel loro interesse, per tutelare la loro salute. Non è il commissario a dover rifornire le farmacie, né tantomeno i loro distributori, così come non è il commissario a dover rifornire gli associati della Confcommercio o quelli di Federdistribuzione. Ma mi sono impegnato in tutti e due i casi a integrare, ove possibile, le forniture che queste categorie si riescono a procurare attraverso le loro reti di approvvigionamento. Se le mascherine ci sono nei supermercati e non ci sono nelle farmacie, evidentemente c'è un difetto di una rete di approvvigionamento rispetto all'altra. Il prezzo non c'entra nulla. Né i farmacisti che, sono certo, continueranno a vendere tutte le mascherine di cui riusciranno ad approvvigionarsi. Detto questo ieri ho emanato un'ordinanza che accelera le procedure per lo sdoganamento delle forniture che i distributori potranno acquisire dall'estero con il cosiddetto svincolo diretto e ringrazio per questo l'Agenzia per le dogane.Nell'ultima settimana abbiamo distribuito 36,2 milioni di mascherine alle Regioni e dall'inizio dell'emergenza 208,8 milioni: le Regioni ne hanno 55 milioni nei loro magazzini, sono una quantità sufficiente. Noi continuiamo a distribuirle agli ospedali, al personale sanitario e parasanitario, alle forze dell'ordine, ai settori della pubblica amministrazione centrale e locale più esposti. A questi abbiamo aggiunto tre altre categorie: i trasporti pubblici locali, le rsa pubbliche e private e le polizie locali. Certamente abbiamo rafforzato il sistema sanitario nazionale che dopo tanti anni ne aveva bisogno».
Arcuri ha poi parlato dei numeri relativi a ventilatori e tamponi:«In queste settimane abbiamo distribuito 4.403 ventilatori negli ospedali di tutto il Paese, che resteranno a rafforzare i nostri presidi ospedalieri. A ieri noi abbiamo distribuito 4,1 milioni di tamponi e ne abbiamo acquistato altri 5 milioni. Abbiamo fatto una richiesta di offerta perché i tamponi da soli non bastano, sono necessarie almeno altre due cose: i reagenti di estrazione e di amplificazione. E i reagenti sono un bene scarso nel mondo.Io so che in questo momento negli ospedali italiani ci sono un numero di ventilatori quattro volte superiori al numero di pazienti in terapia intensiva. Inoltre, l'Italia è il Paese che ha fatto più tamponi per abitanti e nell'ultima settimana abbiamo distribuito 36 milioni di mascherine alle Regioni e i supermercati della grande distribuzione ne hanno vendute 19 milioni al prezzo di 0,61 euro iva inclusa: questo, per quanto riguarda me e i miei colleghi, basta e avanza per andare avanti».