Nel pomeriggio di ieri si è svolta la riunione in videoconferenza tra una delegazione di ANPPE (Associazione Nazionale Professionisti per la Prevenzione e le Emergenze) Vigili del Fuoco e una delegazione del CVFL (Comitato Vigili del Fuoco Laureati) per la definizione di un accordo sindacale di collaborazione tra l’A.N.P.P.E. VV.F. e C.V.F.L. per una maggiore tutela dei diritti e delle legittime prospettive di carriera del personale laureato.

Alla luce dei dati trasmessi dall’amministrazione sono risultati 2541 i laureati nel comparto non direttivo e non dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Risulta quindi ancora più evidente l'opportunità da sfruttare con il personale presente all’interno per dare valore aggiunto contro le problematiche nei molteplici settori in cui il Corpo è chiamato in causa.

Dalla riunione è emersa la volontà del gruppo dei laureati di intraprendere un percorso di partnership sindacale con l’Associazione Professionale-Sindacale A.N.P.P.E. VV.F. connotata dalla più ampia autonomia di C.V.F.L. nell’individuazione di riconoscimento professionale ai fini sindacali, nonché di promozione delle proprie proposte e, in generale, di tutto quello che è riconducibile all’attività di promozione ritenuta più opportuna. La stessa A.N.P.P.E. favorirà questo processo con un sostegno ideale ed organizzativo.

Si è ribadito con fermezza la necessità di sostenere e chiedere ai vertici del Corpo la valorizzazione di un reparto operativo per troppo tempo abbandonato: ad oggi il personale laureato non è preso in considerazione. Si tratta di un immobilismo ormai atavico che rallenta lo sviluppo di un Corpo che deve affrontare sfide sempre più difficili a livello globale.

Sono sempre pochi i posti riservati per i concorsi superiori, una carriera che di verticale ha ben poco, per quasi tutta la vita lavorativa.
C’è bisogno di un cambio di rotta immediato.

I laureati devono essere il fiore all’occhiello del Corpo adesso che tutte le emergenze passano trasversalmente nei diversi campi di conoscenza e ogni materia ha tutto il significato di esistere per risolverle.