Nella conferenza stampa di mercoledì tenuta in Campidoglio insieme a Salvini, Virginia Raggi, rispondendo ad una domanda di una giornalista, diceva che chiunque creda che per chiudere un campo rom ci vogliano due giorni o non conosce la materia o è in malafede.

Per smantellarlo, ha proseguito la Raggi, ci vuole collaborazione con le istituzioni in modo da integrare queste persone nel "sistema", anche per far capire loro che c'è un sistema pronte ad accoglierle e ad integrarle.

La Raggi ha pure citato la Corte europea dei diritti dell'uomo per ricordare di aver risposto a tale istituzione in base ai rilievi che erano stati avanzati all'amministrazione capitolina in merito allo sgombero del Camping River di Roma.

Non posso chiudere un campo dal giorno alla notte, aveva aggiunto la Raggi, perché non posso mettere in strada centinaia di persone con dei bambini.


Bene, dopo neppure 24 ore da quelle dichiarazioni, via social il ministro dell'Interno Salvini annuncia che "è finalmente in corso lo sgombero del campo Rom Camping River di Roma."


Ieri, il ministro dell'Interno non aveva detto nulla in contrasto con le affermazioni di "Virginia", così aveva chiamato la sindaca di Roma. Dopo qualche ora in via della Tenuta Piccirilli, in zona Tiberina, fa sgombrare un campo nel quale vivono circa 150 persone.

La Corte europea dei diritti dell’uomo aveva sospeso fino al 27 luglio lo sgombero di quel campo rom disposto dal comune di Roma per l'inizio di questa settimana. Oggi è il 26 luglio.

Il Comune aveva risposto alla Corte di Strasburgo facendo notare che gli abitanti del campo avevano respinto le proposte avanzate da un anno a questa parte che comprendevano un bonus affitto (800 euro al mese per due anni), 5mila euro per chi fosse disposto ad aprire un’attività e 3mila euro a famiglia per un anno per finanziare i rimpatri volontari in Romania.

Lo sgombero è stato effettuato dai vigili urbani, guidati dal comandante Antonio Di Maggio, con a supporto carabinieri e polizia.