«Sul Tav Torino-Lione il Governo salvaguarda in pieno gli interessi degli italiani e rispetta il contratto di Governo, secondo cui l'opera andrà integralmente ridiscussa - dopo decenni di blocco dei lavori per colpa dei cosiddetti "professionisti" della politica - senza vincoli giuridici ulteriori per il nostro Paese.

Adesso andiamo avanti sulle vere priorità infrastrutturali del Paese e sui cantieri ereditati in condizione di stallo che stiamo riattivando, cito soltanto la Quadrilatero Marche-Umbria per fare un esempio.

Lunedì avremo novità belle e importanti da raccontare per il nuovo ponte di Genova e stiamo per far ripartire opere decisive, dal Piemonte alla Sicilia, che la vecchia politica ci ha lasciato in stato di impasse.»

Queste le parole del ministro delle Infrastrutture Toninelli per spiegare ad attivisti e sostenitori 5 Stelle che la Torino-Lione sarà ridiscussa integralmente.

Quindi, da ciò che dice Toninelli, questo potrà anche rispettare il contratto di Governo, ma di certo non rispetta le promesse fatte in campagna elettorale. Infatti, ai No Tav che hanno contribuito ad eleggere la Appendino a sindaco di Torino ed i grillini al Parlamento, i 5 Stelle hanno detto e ribadito che il cantiere dell'opera relativa alla Torino-Lione sarebbe stato chiuso.

Adesso, Di Maio e gli altri ministri 5 Stelle dicono invece che l'opera sarà ridiscussa. Ma se la ridiscuti, vuol dire che non la chiudi, e se non la chiudi vuol dire che i lavori, anche se tra sei mesi, proseguiranno! La lingua italiana non è un'opinione... le parole hanno ancora un significato!

E questo sarebbe il metodo con cui i 5 Stelle mantengono le loro promesse? Rispetto ai cosiddetti "professionisti" della politica, non sembra che ci sia molta differenza guardando a quanto accadeva in precedenza... a parte il metodo con cui si sta mentendo agli elettori.

E allora è questo il tanto predicato cambiamento?