Giorgia Meloni aspirante pompiere
Fino a qualche settimana fa ovunque ci fosse un microfono od una telecamera eri sicuro di trovare anche Giorgia Meloni infervorata nel raccontare i suoi presunti successi ed i supposti record del suo governo.
Sproloqui favoriti dalla presenza di pseudo cronisti che non osavano confutarle le fantasticherie che lei sbrodolava inventandosi numeri, percentuali, risultati, ma evitando con cura di citare tutto ciò che smentisse le sue stravaganti affermazioni.
Per questo in TV la signora Meloni ama conversare tête-à-tête solo con l’autentico maggiordomo del potere, il versatile Bruno Vespa, che mai le rivolgerebbe domande scomode.
Per qualche giorno invece, approfittando della vacanza di lavoro in Brasile, con al seguito la figlia Ginevra ed il contorno di tata, governante e bodyguard, la premier si è limitata a rilasciare solo dichiarazioni formali sui lavori del G20 di Rio de Janeiro.
Siccome, però, approfittando della sua lontananza la brigata meloniana sgomitava per occupare gli spazi lasciati liberi, la premier è stata costretta ad intervenire come pompiere sulle vicende italiane.
È andata in soccorso, ad esempio, del ministro leghista Valditara che aveva inviato un video preregistrato alla presentazione, in collegamento con il Parlamento europeo, della Fondazione Giulia Cecchettin.
Il signor Valditara, però, ha dimostrato con il video di essere l’unico italiano ad ignorare che la povera Giulia Cecchettin fosse stata assassinata da un suo amico e compagno, italiano, veneto, bianco e senza antenati magrebini !
Così il ministro, senza avere l’accortezza di informarsi, nel video si è lasciato dominare ottusamente dalla ideologia leghista affermando che femminicidi e stupri in Italia siano in aumento per colpa dei migranti.
Le sue parole, contraddette persino dalle statistiche del Ministero degli interni, hanno scatenato un vespaio.
Nel tentativo di difendere il suo ministro, ma ignorando anche lei i dati reali ed ufficiali, la premier è scivolata su una buccia di banana dichiarando: “ci sono sicuramente dati che parlano anche di un’incidenza significativa dell’immigrazione illegale di massa".
Ora, signora Meloni “un bel tacer non fu mai scritto” ed un eloquente silenzio le avrebbe evitata questa brutta figura.
Ma, non soddisfatta la premier ha voluto dire la sua anche sul caso del Sottosegretario alla Giustizia Delmastro.
Nel consegnare alla Polizia penitenziaria un nuovo furgone blindato, il signor Delmastro ha dichiarato: “per me è un’intima gioia far sapere ai cittadini che non lasciamo respirare chi sta dietro il vetro oscurato nell’auto della penitenziaria”.
Avvocati, giuristi, politici hanno definite queste parole: vergognose, indegne, istigazione alla tortura, contrarie alla Costituzione ed allo Stato di diritto.
Anche in questo caso Meloni ha voluto intervenire come pompiere per impedire la propagazione dell’incendio, ma ha finito per mettere una toppa peggiore del buco.
Infatti, arrampicandosi sugli specchi la premier ha sostenuto che Delmastro si era riferito alla “mafia”, ed ha toppato ancora una volta perché smentita dal video in cui il Sottosegretario non faceva alcun cenno né alla mafia né ai mafiosi.
Esiste invece un caso sul quale le bocche della premier e dei suoi sodali sono ermeticamente cucite da giorni.
Molti quotidiani nazionali (ndr: ad eccezione di quelli che fluttuano nelle fogne della disinformazione) hanno pubblicato e commentato un video, filmato a Bologna durante la marcia dei nazifascisti militanti di CasaPound e Patrioti.
Quel video testimonia che un rappresentante dei Patrioti si rivolge al funzionario di polizia per invitarlo a far abbassare gli scudi agli agenti schierati in assetto antisommossa, invito che il funzionario accoglie senza esitazione come confermato dalle immagini.
Possibile che le forze dell’ordine abbiano ricevute dal Ministro degli interni istruzioni affinché, durante le manifestazioni, accolgano ed eseguano gli inviti/consigli ricevuti da militanti di CasaPound e Patrioti ?
Solo la Questura di Bologna con un comunicato stampa ha definito l’episodio come “normale dialogo” tra funzionari di polizia e manifestanti “per garantire l’ordinato e pacifico svolgimento delle manifestazioni”.
Mi domando: ma Giorgia Meloni ed il ministro Matteo Piantedosi non hanno proprio nulla da dire su questo caso inquietante ?