Nuovo romanzo per Dicker. Una storia attuale per Parisi
Autore best seller con La verità sul caso Harry Quebert, Joël Dicker è il protagonista di un mese di marzo molto ricco sul fronte delle uscite editoriali.
Va alla sua ultima fatica, Un animale selvaggio, la palma di romanzo più atteso, non fosse altro per il grande seguito di lettori e appassionati di cui gode, anche in Italia, lo scrittore svizzero. Nel commentare la nuova uscita, Elisabetta Sgarbi, publisher di La Nave di Teseo, si sofferma sulla "immaginazione sfrenata" dello scrittore e sul "controllo assoluto" dei dettagli della narrazione. Dicker "non lascia scampo - spiega -: quando si inizia questo romanzo si dimentica il mondo esterno e si viene trascinati nella sua storia".
A proposito di storie e attualità, Il suo nome è Bono Vox (LINEA-R, pag. 260) di Mimmo Parisi è sicuramente una narrazione che sembra quasi fuoriuscire dalle testate dei media di questi giorni legati al mistero della morte di Navalny. Infatti uno dei protagonisti del racconto ambientato proprio nella linea temporale che va dal 24 febbraio 2022 ai nostri giorni, ha come referente ideale l’oppositore e dissidente russo tornato nella sua terra per non tradire il suo credo nella libertà dei cittadini russi.
Trama del romanzo
In seguito all’invasione dell’Ucraina il vocalist Bono Vox e il chitarrista 'The Edge', attirano l'attenzione mondiale sull'evento. Intanto due fratelli ucraini, Sergey e Denys, trascorrono la loro infanzia in un decrepito istituto dell'est. Con l'amico Pyotr fanno l'esperienza di una fallimentare evasione. Ormai adolescenti sono adottati, il primo da un'aristocratica famiglia russa, il secondo da una ucraina.
Alcuni mesi prima che la Federazione Russa invada l'Ucraina, perdono i contatti. Sotto il chiasso malefico delle bombe, Denys incontra Alexandra, la ragazza che gli dà un motivo per non correre sbigottito contro il fuoco nemico. Nello scenario disperato del conflitto, i due fratelli riescono inaspettatamente a incontrarsi. Ma per Sergej quella è l'ultima volta. «Un romanzo deciso e attuale per una guerra inaspettata e inattuale.» Amilcare Fini, Notizia