Andrea Delogu: 40 E STO! Manuale di sopravvivenza alla maleducazione sentimentale al Manzoni
"40 e sto! Manuale di sopravvivenza alla maleducazione sentimentale", scritto da Alberto Caviglia, Andrea Delogu, Rossella Rizzi e Giovanna Salvatori, è uno spettacolo che va oltre la semplice rappresentazione teatrale, diventando un vero e proprio manifesto delle donne moderne che si avvicinano ai quarant'anni. Questa opera, regia di Enrico Zaccheo, affronta temi intricati legati all'identità femminile, alla crisi esistenziale e alla ribellione contro un sistema sociale che spesso impone stereotipi e aspettative rigidamente definiti.
Il teatro, come forma d’arte, è sempre stato uno specchio della società in cui vive. “40 e sto!” non fa eccezione. In un momento storico in cui le donne stanno riconquistando spazi di libertà e autonomia, lo spettacolo si colloca perfettamente nel vivo del dibattito contemporaneo riguardo la condizione femminile. Negli ultimi anni, il rinascimento del femminismo ha portato alla luce le lotte quotidiane delle donne, specie quelle che si trovano a fronteggiare le aspettative sociali legate all'età. La soglia dei quarant'anni rappresenta, per molti, una sorta di spartiacque: non più ragazze, né giovani, ma donne mature con esperienze e desideri da confrontare e rivendicare.
Andrea Delogu utilizza la sua vita privata come palcoscenico per riflessioni più ampie che coinvolgono l'universo femminile. Raccontare la propria storia diventa l’atto fondamentale per mettere in discussione i luoghi comuni sulla vita delle donne quarantenni. Con ironia e franchezza, Delogu offre al pubblico la possibilità di riconoscersi nelle sue paure, nelle sue gioie e nelle sue piccole vittorie quotidiane. L'approccio autobiografico diventa così un mezzo potente per parlare di una generazione che si trova a dover ricostruire la propria identità in un mondo in rapida evoluzione.
L’elemento della “maleducazione sentimentale” assume un ruolo centrale, evidenziando le sfide emotive che le donne affrontano quando si avvicinano a quest’età. Attraverso situazioni paradossali e personaggi bizzarri, Delogu esplora le relazioni, i (dis)incontri e le delusioni amorose, offrendo una critica sottile alle aspettative irrealistiche e ai comportamenti degli uomini. Queste dinamiche diventano un terreno fertile per riflessioni più ampie sulla mascolinità contemporanea e sulle nuove forme di interazione tra generi.
Uno degli aspetti più riusciti di “40 e sto!” è l’uso dell’ironia. L’ironia, infatti, agisce come una sorta di scudo protettivo, permettendo a Delogu di affrontare argomenti delicati senza cadere nella malinconia o nel dramma. La comicità diventa una chiave di lettura per le esperienze dolorose, rendendo possibile una riflessione profonda senza risultare oppressiva. Questo approccio fa sì che il pubblico non solo rida delle disavventure raccontate, ma si interroghi anche sulle proprie esperienze e sul modo in cui la società costruisce narrazioni attorno alla vita delle donne.
Un tema ricorrente nello spettacolo è quello della libertà. A quarant'anni, Delogu scopre una nuova dimensione di libertà, quella di essere se stessa, libera dalle pressioni esterne e dalla necessità di conformarsi a determinati standard. Qui, l’elemento della “rinascita” emerge come una pratica continua, un invito a ripensare e ridefinire il proprio percorso di vita. La libertà non è solo nell’essere single o accettare un nuovo partner, ma anche nell'abbracciare la propria individualità e nel sentirsi a proprio agio nel non aderire a modelli predefiniti.
“40 e sto!” esplora anche il giudizio della società nei confronti delle donne di 40 anni. La pressione di essere madri, mogli, e realizzate professionalmente si scontra con il desiderio di libertà e autoespressione. Delogu affronta questi temi con lucidità e coraggio, mettendo a nudo le contraddizioni di un mondo che non offre mai scelte genuine, ma solo vie preconfezionate. La critica si estende a tutte le fasce di età, stimolando un dialogo intergenerazionale sui diritti delle donne e sull'autodeterminazione.
Il richiamo a diverse tipologie di individui—dalla madre tradizionale all'hippy mancato, dall'attivista femminista all’uomo poliamoroso—arricchisce la narrazione, rendendola inclusiva e rappresentativa di una pluralità di esperienze. Questo aspetto è cruciale, poiché invita tutti a riflettere sulle proprie convinzioni e pregiudizi. È un messaggio di unità che amplifica la voce di chi si trova ai margini, creando uno spazio dove ognuno può riconoscere la propria storia e contribuire al racconto collettivo.
In definitiva, “40 e sto!” di Andrea Delogu è un’opera che va oltre il semplice intrattenimento. Essa mette in luce le complessità della condizione femminile ai giorni nostri, affrontando temi di grande rilevanza con umorismo e acutezza. L’opera invita a una riflessione profonda sull’identità, la libertà, e la lotta contro i preconcetti, rendendo ogni spettatore parte di un’esperienza universale. Ha il potere di fare ridere, emozionare e, soprattutto, far riflettere su ciò che significa essere donna nella società contemporanea. Così, attraverso il suo “manuale di sopravvivenza”, Delogu non solo racconta la propria vicenda, ma si fa portavoce di una generazione che chiede di essere ascoltata, compresa e, infine, accettata per ciò che è realmente.
23 e 24 novembre 2024
sabato ore 20,45 - domenica ore 15,30
Stefano Francioni Produzioni e Friends & Partners
presentano
Andrea Delogu
40 E STO
Manuale di sopravvivenza alla maleducazione sentimentale
da un’idea di Andrea Delogu e Rossella Rizzi
scritto da Alberto Caviglia, Andrea Delogu, Rossella Rizzi e Giovanna Salvatori
Regia Enrico Zaccheo
“Non è per nulla facile far entrare una donna nel suo quarantesimo anno di vita.
Ed è ancora più difficile farcela uscire”.
(Andrè Roussin)
BIGLIETTI
Prestige € 35,00 - Poltronissima € 32,00 - Poltrona € 23,00 - Poltronissima under 26 anni € 20,00
Per acquisto:
biglietteria del Teatro
online https://www.teatromanzoni.it/acquista-online/?event=3666350
circuito Ticketone
Teatro Manzoni
Via Manzoni 42 - 20121 Milano
Tel. 02 7636901
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*_©Angelo Antonio Messina