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Mettiamo qualche tassello col poco che abbiamo.

L’acrimonia sorta tra il clan della Sanchez e la famiglia Biondo ha inasprito le polemiche e confonde lo scenario. Che Mario fosse geloso della neo moglie e sospettasse segreti nel suo passato, è possibile, ma era stata proprio lei a regalargli i suoi vecchi telefoni, con molto materiale fotografico: lo avrebbe fatto se avesse avuto un passato scomodo da celare? C’era sempre il pc, sostengono i Biondo, e da lì , grazie magari a qualche soffiata, Mario avrebbe tratto certe conferme imbarazzanti per la donna.

Che la bella spagnola non abbia mostrato soverchio dolore per la morte dell’uomo che aveva da poco sposato e a cui la legava “ furiosa passione” (a detta sua) non aiuta a empatizzare con la sua figura: tempo un anno e mezzo, Raquel era già accompagnata e madre, come abbiamo detto. Che non abbia spinto per una più accurata indagine, fa storcere il naso, ma è compatibile con il tentativo di salvare a tutti i costi una carriera, quella di presentatrice di spettacoli di intrattenimento come Il Grande Fratello ( Gran Hermano, in Spagna), che avrebbe risentito negativamente di gramaglie e smorfie di dolore: e qualche contraccolpo in effetti ci fu, ma è stato attutito egregiamente e, più o meno, la “presentadora” continua a lavorare, con alterno successo, come capita a molti.

Allora rivolgiamoci a Mario. Che avesse fatto uso di cocaina o meno, che potesse avere figli o dovesse rassegnarsi a una probabile infertilità, non vogliamo credere che covasse motivi per desiderare la morte. Era giovane, aveva progetti, amava la sua famiglia d’origine. Il suo matrimonio non andava come previsto? Impossibile saperlo, ma oggi non è motivo per disperarsi: un divorzio non avrebbe comportato grandi prezzi da pagare, a parte il dolore che prova chi ci è passato, ma non rappresenta più uno stigma sociale e, dopotutto, non c’erano bambini da contendersi. Forse degli embrioni?

Seppure Mario avesse provato imbarazzo ad ammettere, con i suoi familiari, di aver commesso un errore, e disagio per il fallimento matrimoniale, nessuno lo avrebbe deplorato più di tanto per questo: al massimo i genitori, comprensibilmente, lo avrebbero ammonito a porre più attenzione la prossima volta…

Magari, il distacco da una star avrebbe comportato una battuta d’arresto in carriera per il bel palermitano, ma egli avrebbe potuto rifarsi in Italia, dove il suo nome circolava negli ambienti utili e Raquel non è nessuno. Tuttavia, pare che Mario avesse buoni contatti anche in Spagna e la ricerca di una nuova casa a Madrid lo confermerebbe.

Ci ha colpito anche l’immagine del suo corpo esanime avvolto nel lenzuolo all’uscita dall’appartamento, da cui si intravede che le gambe erano dritte: laddove, trovato già in rigor mortis con le gambe flesse, i barellieri si sarebbero presi la briga di raddrizzargliele prima dell’autopsia, ma non siamo esperti della materia. Quanto allo stato dell’appartamento, le testimonianze cozzano, ma non c’è traccia di lattine di birra di cui si era detto e le immagini mostrano un ambiente ordinato e un portacenere stranamente senza cicche, come fa notare Santina, ricordando che il figlio era un fumatore: tutto ripulito prima delle fotografie ufficiali? La porta era chiusa con mandate, ma le chiavi di Mario dov'erano? Particolare nevralgico e non accertato: se in casa non c'erano, potrebbero averle sottratte possibili killer, per chiudere dall'esterno.

Si sussurra che Mario avesse visto o saputo qualcosa che non doveva, o minacciato di rivelare verità scomode. Non lo sappiamo. Leggiamo invece che , quella sera, avrebbe dovuto accompagnare Raquel a Plasencia poi vi avrebbe rinunciato, irritandola per averle ritardato la partenza: dunque non era certa la sua presenza a casa per eventuali sicari, a meno che qualcuno non li avesse avvertiti: e torniamo ai tabulati che non abbiamo.

Sembra allora che, verso mezzanotte, qualcosa lo abbia distratto portandolo a interrompere la conversazione con il fratello; che ci siano state delle telefonate, almeno quelle verificate, ma a persone che nulla hanno a che fare con pusher o similari, probabilmente per lavoro. Chi abbia operato sul pc, non è chiaro, poiché esso, arrivato a Palermo in parte “ripulito” dei gigabyte, esaminato dai carabinieri, ha potuto rivelare solo quel poco che s’è detto. Il perito anatomopatologo della Procura italiana non si è sbilanciato più che tanto; quelli chiamati dai Biondo hanno trovato tracce che, significhino o meno qualcosa, prima erano state omesse e non è certo così che si scrive un referto autoptico; l’anatomopatologo spagnolo, come accennato, è sotto esame.

Gli sforzi della famiglia Biondo sono strenui, Santina e Pippo non intendono fermarsi e la magistratura italiana ha fatto il possibile. Noi guardiamo la motocicletta di Mario nella sua camera a Palermo, dove la mamma ha voluto sistemarla e speriamo nella verità, quale essa sia: certamente non quella che volevano farci digerire dopo mezza giornata di quel fine maggio 2013, a Madrid…

E chissà se, in quei giorni nella metropoli, ho incrociato Mario, per un momento…