Dopo aver annunciato, intervenendo in videoconferenza ad una manifestazione della CNA, che "le prossime settimane si preannunciano complesse" e che non si potrà "abbassare la guardia, perché se non proteggiamo la salute dei cittadini non proteggiamo l'economia", il premier Conte nel pomeriggio di sabato ha riunito i capi delegazione della maggioranza e i ministri del Governo per decidere come contrastare il diffondersi della pandemia i cui numeri in relazione ai decessi, in costante crescita, a breve potrebbero diventare simili a quelli della scorsa primavera.
Quindi, nelle prossime ore sarà licenziato un nuovo dpcm con nuove misure anti contagio che entreranno in vigore a partire, al più tardi, da lunedì. Tra le riunioni di giornata, da citare anche quella del ministro della Salute Roberto Speranza con il Comitato tecnico scientifico.
Di seguito le anticipazioni sul nuovo dpcm riportate dalle agenzie.
Ristorazione
A decorrere dal 26 ottobre, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono sospese la domenica e i giorni festivi. Negli altri giorni le predette attività sono consentite dalle ore 5 fino alle 18. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi.
Dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze; le attività di cui al primo periodo restano consentite a condizione che le Regioni e le Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi; detti protocolli o linee guida sono adottati dalle Regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali e comunque in coerenza con i criteri di cui all'allegato 10; continuano a essere consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, nei limiti e alle condizioni di cui al periodo precedente.
Spostamenti
È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune.
Stop a sale da gioco, cinema e teatri
Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò; sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto; restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso.
Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all'aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza. Sono vietate le sagre, le fiere e gli altri analoghi eventi.
Scuola: alle superiori Dad al 75%
Fermo restando che l'attività didattica e educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l'infanzia continua a svolgersi in presenza, per contrastare la diffusione del contagio, previa comunicazione al ministero dell'istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferite agli specifici contesti territoriali, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, per una quota pari al 75% delle attività, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l'eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l'ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9.
Inoltre, saranno sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza.
Queste le reazioni dell'opposizione.
Matteo Salvini:
"16.06 di oggi, telefonata di Conte per preannunciare (non condividere o discutere) l’ennesimo DPCM con cambiamenti: limiti e chiusure. Bisogna tutelare i soggetti più fragili, anziani e malati, senza richiudere in casa 60 milioni di Italiani. Servono subito tamponi a domicilio, assunzioni di medici e infermieri, più autobus e metropolitane, cure a casa per i malati meno gravi. Servono soldi, veri e subito, sui conti correnti di chi sarà danneggiato da nuove limitazioni o chiusure. Prendersela con palestre e piscine, bar e ristoranti, cinema e teatri, non serve a niente. Ma cosa significa “raccomandare” alla gente di non uscire e non spostarsi?? Si può o non si può??Proteggere dal virus i più deboli, senza massacrare tutti gli Italiani. Questo si deve fare, dopo sei mesi persi in chiacchiere, monopattini e banchi con le rotelle. Noi vogliamo un’Italia sicura, sana, laboriosa e libera."
Giorgia Meloni: "Di fronte all'aumento esponenziale dei contagi il governo naviga a vista. Continua a fare la cosa più semplice, cercare un capro espiatorio da additare, massacrando interi settori, invece che quello che gli compete: sanità, trasporti, tutela delle persone a rischio e dei più fragili, come Fratelli d’Italia chiede da mesi.Pur sapendo che i trasporti sono una delle cause principali di contagio e la più facile da prevedere in questi mesi, il governo continua a fare finta di nulla e parla di tutto fuorché di questo. Invece si colpisce la ristorazione, con la chiusura nei giorni festivi e la sera, infliggendo a quegli imprenditori una doppia pena: farsi carico dei costi fissi e portare al minimo gli incassi. Stessa sorte per palestre, teatri, cinema al chiuso e all'aperto. In tutto questo il governo non fornisce uno straccio di evidenza sul fatto che l'escalation del contagio parta da questi luoghi, ed è difficile accettare queste misure dagli stessi che negano i rischi del contagio sui mezzi pubblici, così come sui barconi di immigrati clandestini.Intere filiere perderanno ogni speranza e di contro non ci sono certezze sui ristori economici, che FdI ha chiesto diretti e contestuali a qualsiasi penalizzazione.Pretendiamo trasparenza sui dati, conoscere le ragioni dei singoli interventi che limitano libertà personali e di impresa. Vogliamo che siano garantiti i mancati introiti e i danni emergenti per tutte quelle che Conte, con un cinismo intollerabile, definisce "Attività sacrificabili" senza alcuna responsabilità e un enorme dubbio sull'utilità.Il governo ha perso mesi fondamentali pavoneggiandosi su risultati che - a suo dire - erano migliori di quelli di molte altre nazioni. Ecco i risultati di tanta vanità mista a incompetenza."