Ammucchiamoci! Questa, in sintesi, l'invocazione del leghista Matteo Salvini diffusa ieri in un'intervista rilasciata al Corriere:

"La Lega è pragmatica: siamo certi che a Bruxelles serva una maggioranza chiaramente di centrodestra. Non posso credere che, tra i nostri alleati ed elettori, ci sia qualcuno che preferisca le sinistre o Macron al centrodestra unito.Il vento è chiaro e le elezioni europee saranno decisive: escludere qualcuno a priori dall’alleanza di centrodestra è miope. Non vanno riaperte le porte ai socialisti e a una maggioranza Ursula, con Pd e 5 Stelle.Tra i tanti temi affrontati oggi sul Corriere della Sera, ho condiviso la nostra idea di Europa per i prossimi anni, che dovrà tornare a seguire la strada del pragmatismo e del buonsenso".

In pratica, la sua idea (ed il fatto che Salvini pretenda di avere delle idee è già di per sé una notizia) è quella di riproporre in Europa un'ammucchiata all'italiana, tra un partito di centrodestra come Forza Italia (comunque gravato del conflitto d'interessi con le aziende della famiglia Berlusconi) e dei partiti (post) fascisti come Lega e Fratelli d'Italia. 

Per Salvini, dell'ammucchiata europea dovrebbero far parte gli ultranazionalisti finanziati da Putin del Rassemblement National di Le Pen e i neonazisti di AfD, Alternative für Deutschland.

Lette le intenzioni del segretario leghista, l'attuale numero uno di Forza Italia, Antonio Tajani, in una intervista rilasciata ad Agorà Estate su Rai 3, ha però escluso tale ipotesi: 

"Voglio essere molto chiaro... sono anche vicepresidente del PPE", ha detto Tajani. "Per noi non è possibile un accordo con AfD e con il partito della signora Le Pen. Io, personalmente, ho dato vita quando sono stato eletto presidente del Parlamento europeo a un accordo tra conservatori, popolari e liberali . Questo è l'accordo, secondo me, su cui scommettere".

E tanto per non buttare a mare l'alleanza che supporta l'attuale governo, Tajani apre però la porta alla Lega:

"La Lega è tutt'altra cosa... nessun problema... anzi. Saremo contenti di avere la Lega parte di una maggioranza, ma senza Le Pen e senza AfD".

La replica della Lega arriva dai parlamentari eletti a Bruxelles: 

"Davvero il mio amico Tajani preferisce che continui a governare con Pd, socialisti e Macron? La Lega sta lavorando per cambiare la maggioranza in Europa e dare finalmente vita a un progetto di centrodestra unito, capace di dare risposte concrete ai cittadini dopo anni di malgoverno da parte della sinistra. Non è il momento dei diktat, né decidere a priori chi escludere dal progetto europeo di centrodestra, soprattutto se questo viene da chi fino ad ora è stato a braccetto con Pd e socialisti nell'Ue". Chiediamo più rispetto per i colleghi del gruppo ID: è grazie ai voti dei nostri alleati francesi della RN e alleati tedeschi dell'AfD se, insieme al PPE, siamo riusciti a respingere l'ultima follia verde dell'euro fino alla scorsa settimana. Ci rifiutiamo di pensare che uno che si definisce di centrodestra preferisca Macron e la sinistra a Le Pen.[L'alleanza chiesta da Matteo Salvini è] l'unica alternativa possibile. ... Forse qualcuno nel Ppe vuole ingannare gli elettori fingendo di cercare un'altra strada ma, di fatto, continua a scegliere di governare un continente secondo l'agenda dettata da sinistre illiberali, nemiche dell'industria e del lavoro, che agitano le piazze di Francia e Belgio". 

Ma dopo  l'altolà di Tajani l'incontro faccia a faccia tra i due camerati Salvini e Le Pen che doveva tenersi oggi a Roma è saltato. I due si sentiranno in videoconferenza nel pomeriggio, hanno dichiarato fonti della Lega, spiegando anche i motivi dell'annullamento: "Il faccia a faccia è rinviato alla luce della grave situazione in Francia". Ma figuriamoci!