Sebbene la comunità ebraica di Ferrara sia una delle più antiche e radicate in Italia, ancora oggi si devono registrare episodi di antisemitismo.

Infatti, in una palestra di una scuola media della città estense uno studente ebreo è stato preso per il collo da un gruppo di compagni che gli hanno gridato: "Quando saremo grandi faremo riaprire Auschwitz e vi ficcheremo tutti nei forni, ebrei di ..."

L'episodio, riportato nella cronaca della stampa locale e a cui sono seguite le scuse di chi ha commesso l'aggressione, non è però passato inosservato, sia ai rappresentanti della comunità ebraica locale che a quelli presenti nel resto d'Italia.

Secondo l’Osservatorio sull'antisemitismo di Milano, "l'odio antiebraico proviene prevalentemente dalla rete e dai social che legittimano la possibilità di dire o fare cose orribili. I genitori abbiano il coraggio di tornare a fare gli educatori e di insegnare il significato del rispetto ai loro figli".

"È inaccettabile che accadano simili episodi", ha detto una portavoce della comunità ebraica di Ferrara. "Non si può far passare sotto silenzio questo chiaro segnale di antisemitismo strisciante. Questa aggressione è una preoccupante cartina di tornasole del clima di latente antisemitismo che aleggia anche nelle scuole. Un abisso verso cui ci stiamo calando tutti".

Una coincidenza che questo episodio, non isolato, accada in un momento in cui il Governo sta "sdoganando" politiche care all'estremismo di destra?