Regno Unito, l'esecutivo di Liz Truss è appeso a un filo
Domenica, la premier britannica Liz Truss ha invitato il nuovo cancelliere dello Scacchiere, Jeremy Hunt, e la sua famiglia a pranzo nella sua casa di campagna nel Buckinghamshire. I due, secondo fonti del partito conservatore, starebbero lavorando "a stretto contatto". Una frase rassicurante da parte dell'inquilina di Downing Street, se non fosse che è stata ampiamente utilizzata anche per le riunioni da lei tenute con l'ormai ex cancelliere Kwasi Kwarteng.
Ma perché, ancora, nel Regno Unito tutti attendono le dimissioni della premier?
Il neo ministro Jeremy Hunt è visto adesso come il premier in pectore e, giorno dopo giorno, sta smantellando le promesse fatte dalla Truss in campagna elettorale.
L'ultimo annuncio riguarda il taglio dell'aliquota di base dell'imposta sul reddito... che è stato "tagliato" definitivamente. Nella campagna elettorale della scorsa estate Liz Truss aveva promesso di tagliare le tasse più del suo rivale, ora le manterrà più alte del previsto.
Anche l'incredibile pacchetto di sostegno energetico da 200 miliardi di sterline è stato ridimensionato dal nuovo ministro delle Finanze.
Dai due anni annunciati alla sua presentazione, adesso è stato ridimensionato a sei mesi.
Gli stessi parlamentari conservatori alla Camera dei Comuni se dovessero scommettere sulla Truss, sarebbero pronti a farlo per indicare entro quando si dimetterà, non certo se arriverà o meno a concludere la legislatura.
Una data che per lei potrebbe essere fatale è quella di fine ottobre quando Jeremy Hunt illustrerà il nuovo piano finanziario, mentre l'Office for Budget Responsibility riepilogherà gli ultimi numeri sullo stato dell'economia.