Da ottobre sarà operativo l'elenco unico nazionale per i direttori generali Il Governo quindi approva un decreto legislativo sui dirigenti della sanità, ma in via informale e verrà mandato in Conferenza Stato-Regioni. Questo provvedimento concluderà il suo iter entro il mese di giugno, essendo stata già istituita la commissione di valutazione. L'elenco è aperto a manager di comprovata esperienza nel mondo sanitario, ma anche ad altri manager di altri settori. La permanenza nell'elenco dura per quattro anni, è un elenco aperto. C'è un sistema di aggiornamento e di valutazione del gruppo dei dirigenti che gestiscono 113 miliardi della spesa sanitaria in Italia. Ci sarà una valutazione dei direttori generali tenendo conto del raggiungimento degli obiettivi dati, con l'ottimizzazione dei servizi sanitari nel rispetto dei bilanci concordati. I Lea diventano un elemento primario di valutazione e tra i criteri è stato inserito anche quello della riduzione delle liste di attesa Viene precisato che una volta individuati gli idonei appartenenti all’albo nazionale, la valutazione dei candidati è effettuata dalla Commissione regionale, nell’ambito della procedura regionale, “per titoli e colloquio; la nomina della Commissione regionale è demandata al Presidente della Regione; le modalità e i criteri della valutazione vengono definiti dalle Regioni, tenendo conto che, in ogni caso, le Regioni possono dettare ulteriori “modalità e criteri di selezione” al fine di individuare il candidato più idoneo a ricoprire l’incarico che si intende attribuire; nell’ipotesi di decadenza e di mancata conferma dell’incarico, le Regioni possano procedere alla nuova nomina oltre che con la procedura prevista dal decreto legislativo 171/2016, anche mediante l’utilizzo degli altri nominativi inseriti nella rosa di candidati, purché si tratti di una selezione svolta in data non antecedente agli ultimi tre anni e che comunque, in ogni caso, i candidati della rosa risultino ancora inseriti nell’elenco nazionale. Sullo schema di decreto dovranno essere dovranno essere acquisiti: l’intesa della Conferenza Stato-Regioni, il parere della Conferenza Unificata, il parere del Consiglio di Stato nonché i pareri delle competenti Commissioni parlamentari.