Il 28 e 29 ottobre 2016 era avvenuti due terremoti in Italia. Il primo, di magnitudo 5.7 è avvenuto il 28 ottobre alle ore 22:02 nel Mar Tirreno ad una profondità di circa 470 km. Il secondo evento di magnitudo 4.3 è avvenuto il 29 ottobre alle ore 13:58 in provincia di Potenza ad una profondità di 270 km.
Ma quelle due scosse non erano collegate alla terribile scossa di stamani che nuovamente ha colpito le località interessate al terremoto del 26 ottobre. Il 30 ottobre alle 7:40 un nuovo terremoto di magnitudo 6.5, la più alta mai registrata negli ultimi anni, è stato localizzato nella zona al confine tra Marche e Umbria, con epicentro ubicato tra le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno, a 7 km da Castelsantangelo Sul Nera, 5 km da Norcia e 17 km da Arquata del Tronto.
Il valore della magnitudo inizialmente era stato calcolato in 6.1 e poi successivamente modificato in 6.5 della scala Richter.
Come è possibile vedere dalla cartina, la faglia che si è attivata il 24 agosto continua ad allungarsi procedendo il suo percorso verso nord ovest. Secondo alcuni tecnici del CNR si tratterebbe di un fenomeno che in altre parti del mondo è stato già osservato in California e ad Haiti. Se ciò venisse confermato, altri terremoti di intensità simile potrebbero registrarsi anche nei prossimi giorni.
A partire da Amatrice, proseguendo verso nord, quest'ultima scossa ha causato nuovi crolli, in particolare tra gli edifici già in precedenza lesionati. A Camerino si sono verificati nuovi crolli nel centro storico.
Rispetto al terremoto del 26 ottobre, le nuove località colpite sono i comuni di Norcia e Tolentino con lesioni e crolli tra gli edifici. La Basilica di San Benedetto e la cattedrale di Santa Maria Argentea, a Norcia, sono particamente distrutte. Sono rimaste in piedi solo parte delle facciate e delle strutture.
Attualmente non è possibile avere un quadro preciso dei danni. Ci sono problemi sulle strade per la viabilità a causa di crepe, smottamenti e lesioni, oltre a frane di costoni di roccia che stanno creanco allarme. Ad esempio dei massi crollati sul fiume Nera hanno creato una diga naturale che sta innalzando il livello delle acque.
Anche a Roma il terremoto è stato avvertito ed ha pure provocato qualche danno. Due palazzi sono stati lesionati ed un ascensore è caduto. Riguardo al patrimonio artistico, per delle verifiche sono state chiuse le basiliche di San Lorenzo e quella di San Paolo fuori le mura. Controlli sono stati effettuati anche a San Pietro e al Quirinale.
L'unico dato positivo, al momento, è che la forte scossa non ha causato vittime, ma solo una decina di feriti, anche se sarà necessario attendere qualche altra ora per avere un dato ufficiale, dopo il completamento dei controlli in tutte le frazioni interessate dal sisma.