Luigi Falché (Sud Protagonista): No al reddito di cittadinanza, il governo investa nel turismo e nell'agricoltura e aiuti le imprese a rinascere!
Anziché il reddito di cittadinanza (per il quale, nonostante si affermi il contrario, i fondi non ci sono) il governo ponga in essere una legge che vada a favore dell’istituzione di aree speciali a bassa o a zero tassazione, principalmente per il sud, ma anche per le zone in evidente difficoltà perché colpite da calamità naturali mettendo in ginocchio l'economia locale.
Tra Roma e Bruxelles, c'è troppa distanza e chi ci rappresenta, da decenni, è incapace di imporre sviluppo e (quindi) la propria sovranità. C'è bisogno di dare una concreta possibilità ai cittadini di fare impresa libera in libero Stato!
Il meridione, con le sue coste, e i suoi paesaggi naturali, è una fonte inesauribile di ricchezza e prosperità. Il reddito di cittadinanza non è la soluzione ai problemi del sud (peraltro senza che ci sia la copertura necessaria) si incentivino, dunque, i giovani a fare impresa nel settore turistico per le coste e nel settore agricolo per le aree interne, senza dimenticarsi delle industrie e del loro ampliamento e consolidamento.
In Italia si annaspa per (non) salvare il Meridione dal crollo definitivo, mentre nel resto del mondo (e in Europa) le free zone crescono, dal Marocco alla ricca Dubai, dall’Irlanda al Brasile, dal Baltico alla Cina. Insomma, in tutte le zone del mondo in cui l’economia funziona.
Bisogna, perciò, creare una connessione Roma-Bruxelles dove si deve tener conto dell'esistenza di una vera e propria emergenza sud e bisogna creare una sinergia tra i governatori delle regioni interessate affinché si favorisca la nascita di un vero e proprio piano per il sud. Purtroppo ciò non è avvenuto negli anni addietro e non avverrà in quelli avvenire se continuano a governare i soliti noti. Non hanno mai avuto un vero programma per il meridione e mai lo avranno semplicemente perché nessuno lo considera una priorità.
Noi di Sud Protagonista, poniamo al centro di ogni trattativa politica, lo sviluppo e la crescita del mezzogiorno, mettendo sul piatto fatti concreti, progetti realizzabili e teorie realistiche.
Il nostro non è un impegno dettato dalla convenienza ma dalla speranza di un futuro migliore per il sud e per i suoi figli.