Dal 7 al 9 novembre, a Firenze, UNICEF e OMS hanno organizzato una conferenza sui disturbi mentali nei bambini e negli adolescenti, che fa parte di nuova serie di convegni annuali, a livello mondiale, dal titolo Leading Minds, con i quali l'UNICEF intende di volta in volta mettere in evidenza i principali problemi che interessano bambini e giovani nel 21° secolo.
La conferenza, che analizzerà l'argomento dal punto di vista scientifico e medico comprese le ultime conoscenze sulla salute del cervello dai primi anni di vita all'adolescenza, ha come obiettivo quello di formulare una serie di raccomandazioni per l'attuazione delle indicazioni di studiosi, scienziati, governi, filantropi, imprese, società civile e giovani, in merito alla salute mentale dei minori.
"Troppi bambini e ragazzi, di ogni estrazione sociale e provenienza, soffrono di problemi legati alla salute mentale", ha detto Henrietta Fore, direttrice esecutiva dell'UNICEF. "Questa crisi che si profila all'orizzonte non ha limiti o confini. Con la metà dei disturbi mentali che iniziano prima dei 14 anni, abbiamo bisogno di strategie urgenti e innovative per prevenirli, individuarli e, quando necessario, trattarli il prima possibile".
Infatti, secondo gli ultimi dati, a livello mondiale:
fino al 20% degli adolescenti soffre di disturbi mentali;
il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani di 15-19 anni;
circa il 15% degli adolescenti nei paesi a basso e medio reddito ha preso in considerazione l'ipotesi del suicidio.
Inoltre, non bisogna neppure dimenticare che il costo dei disturbi mentali non è solo personale, ma anche sociale ed economico. Nonostante ciò, la salute mentale di bambini e adolescenti è stata spesso trascurata nei programmi sanitari, come ci ricorda il dott. Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità: "Sono troppo pochi i bambini che hanno accesso a programmi di insegnamento su come gestire le emozioni difficili. Pochissimi bambini con problemi di salute mentale hanno accesso ai servizi di cui hanno bisogno. Questo deve cambiare".