Formula 1 2017. Ricciardo vince un rocambolesco Gran Premio dell'Azerbaijan
Circuito stretto e lento in alcuni punti, in altri largo e velocissimo, vetture quest'anno più larghe e veloci erano gli ingredienti che non potevano non dare come risultato un gran premio dove gli incidenti sarebbero stati i protagonisti.
Anche se per fortuna non è accaduto niente di serio, la safety car è stata utilizzata per ben tre volte, finché la direzione gara non ha deciso di dare bandiera rossa con gara sospesa e ripartenza di nuovo dietro la safety car.
Sul circuito cittadino di Baku si sono disputate due gare. Una gara si è svolta fino all'11esimo giro, con Hamilton che aveva in mano la corsa con circa 4 secondi di vantaggio su Vettel.
Al 12esimo giro la safety car è entrata in pista per togliere dal circuito la Toro Rosso di Daniil Kvyat che si era fermata in una posizione pericolosa. Valtteri Bottas che si era fermato ai box dopo essersi scontrato all'inizio con la Ferrari dell'incolpevole Kimi Raikkonen, ha potuto sdoppiarsi - come vuole il regolamento - lasciando l'ultima posizione che in quel momento stava occupando.
La gara è ripresa al 17esimo, ma solo per pochi secondi. Un contatto tra alcune vetture al momento della ripartenza ha fatto volare dei detriti in pista. Così la safety car è dovuta entrare nuovamente in azione.
Al 19esimo giro poco prima che la safety car rientrasse nuovamente ai box, Vettel tamponava Hamilton che aveva bruscamente ridotto la propria velocità. il pilota della Ferrari a questo punto si è affiancato con la propria auto alla Mercedes del pilota inglese e l'ha colpita - forse involantariamente - con le ruote. Le macchine non hanno subito conseguenze perchè la velocità era ridotta e la gara è ripresa normalmente, ma solo per pochi secondi.
Questa volta è Esteban Ocon che spinge contro le protezioni la Force India del compagno di squadra Sergio Perez. Safety Car di nuovo in pista... ma solo per il tempo di far decidere alla direzione gara di sospendere la corsa per una pulizia completa del circuito dai numerosi detriti di nuovo presenti.
La corsa riprende finalmente in modo regolare, ma con ancora molte sorprese. Sulla macchina di Hamilton, la protezione che avvolge il pilota è fissata male e nel rettilineo, a 350 km all'ora comincia a sollevarsi rischiando di staccarsi completamente. Hamilton, per impedirlo, guida la monoposto con una mano, mentre con l'altra cerca di tenere il pezzo attaccato alla vettura. Impossibile guidare per 25 giri in quelle condizioni. Si ferma ai box per sostituire il pezzo difettoso.
Vettel ha la possibilità di vincere il gran premio, ma non è così. La direzione gara lo penalizza di 10 secondi con uno stop and go da effettuare ai box. Il pilota della Ferrari prima di rientrare comincia a girare come se fosse in qualifica. Quando rientra in pista dopo aver scontato la penalità è davanti ad Hamilton di due secondi.
I due piloti di testa si ritrovano così nelle retrovie costretti a scalare posizioni. "Magicamente", davanti a loro vi è anche la Mercedes di Valtteri Bottas che dopo i primi giri era in ultima posizione.
I due rivali in corsa per il mondiale hanno ingaggiato un doppio duello, uno fra loro e uno con le macchine che li precedevano. Alla fine della corsa sono risultati, rispettivamente quarto e quinto.
A tagliare primo il traguardo è stato Ricciardo su RedBull, mentre Bottas è arrivato secondo sorpassando la Williams di Stroll - piazzatosi al terzo posto - a pochissimi metri dalla linea del traguardo.
Dopo la gara odierna, nella classifica del mondiale, Vettel si porta a 153 punti contro i 139 di Hamilton. Bottas è terzo a 111. Staccato lo sfortunatissimo Raikkonen, costretto a fermarsi per i numerosi guai riportati dalla sua vettura.