Confermata la liquidazione di Air Italy con 1.450 lavoratori a rischio: nazionalizzare può essere la soluzione?
Considerando quello che sta accadendo con Air Italy, ciò che propone l'Unione Sindacale di Base non è affatto illogico:
"Adesso serve una soluzione di sistema perché ci chiediamo come sia possibile che in un mercato di 193 milioni di passeggeri (dati provvisori 2019 assaeroporti) non ci possa essere lo spazio per un vettore nazionale che assicuri tutta l'attuale occupazione e il reddito, faccia da volano per le lavorazioni collegate e l'indotto, assicurando i collegamenti, la mobilità e la connettività intercontinentale, tutti fattori che stanno per scomparire".
L'Italia è una tra le prime potenze economiche a livello mondiale e tra i Paesi più visitati al mondo dai turisti... nonostante ciò, le compagnie aeree nazionali non riescono ad avere fatturato e utili economicamente sostenibili... è due volte un paradosso!
Il paradosso è duplice, perché oltre a quello Alitalia, vi è adesso anche il paradosso Air Italy, ex Meridiana, che dall'11 febbraio ha smesso di volare, annunciando la liquidazione, con il licenziamento dei suoi 1.450 dipendenti. Lo hanno comunicato questa mattina i commissari liquidatori della compagnia ai dipendenti delle basi di Malpensa e Olbia, in una conferenza telefonica. Dunque nessun passo indietro: la procedura di liquidazione, annunciata tre giorni fa, va avanti e nei prossimi giorni partiranno le lettere di licenziamento.
Sulla stessa linea di USB anche Cgil, Uil e Ugl che, con i sindacati di categoria, chiedono al governo di intervenire sulla vicenda.
Questa la nota congiunta di Filt Cgil, Uiltrasporti, Ugl TA:
"Sono mesi che inascoltati stiamo lanciando l'allarme sullo stato di abbandono in cui riversa il trasporto aereo, giunto ormai a un livello di emergenza tale da essere sull'orlo della incontrollabilità. Il trasporto aero è strategico per la mobilità e il turismo in arrivo, rappresenta una percentuale importante di Pil e dà occupazione a decine di migliaia di lavoratori in tutta italia, ma Governo e ministri non sembrano dare la dovuta rilevanza politica a tutto questo. È urgentissima una convocazione interministeriale ai massimi livelli– proseguono i sindacati- e chiediamo che anche il presidente del Consiglio Conte si attivi, visto il silenzio dei suoi ministri.Occorre affrontare subito l'emergenza del settore, dotarlo dei necessari ammortizzatori sociali, trovare soluzioni alle crisi aziendali a partire da Air Italy, Ernest Airlines e Alitalia, regolare il mercato e fare sistema per salvare questa parte rilevante dell'economia italiana. Non c'è più tempo, già dalle prossime settimane molti lavoratori verranno licenziati. La politica svolga il proprio ruolo".
Intanto, Air Italy ha fatto sapere ai passeggeri che già avevano prenotato un volo con la compagnia che dall'11 al 25 febbraio i voli Air Italy saranno gestiti da altri vettori agli orari e nei giorni già previsti; tutti i passeggeri che hanno prenotato voli in partenza o in arrivo in date successive al 25 febbraio saranno riprenotati o rimborsati integralmente.