La stagione 2024 della MotoGP si è conclusa, con un verdetto comunque già scritto, con il Gran Premio della Solidarietà sul circuito di Barcellona-Catalogna. Il fine settimana di Francesco Bagnaia è stato più che perfetto conquistando la pole position, trionfando nella gara Sprint e infine vincendo la gara della domenica... ma non gli è bastato per difendere la corona.

Il titolo, sicuramente meritato, è andato allo spagnolo Jorge Martin, autore di una stagione costante e di un'intelligente gestione delle ultime due gare.

Anche oggi Francesco Bagnaia ha messo in scena una delle sue migliori prestazioni stagionali, dominando la gara dal primo all'ultimo giro. Dopo una partenza fulminante dalla pole, il pilota del Ducati ha resistito alla pressione di Marc Marquez, incalzante sulla GP23 del team Gresini ma mai realmente pericoloso. Alla boa di metà gara, l'italiano ha aumentato il ritmo, tagliando il traguardo con un vantaggio di circa un secondo e mezzo sul pilota spagnolo. Una vittoria che porta il bottino di Bagnaia a undici successi stagionali, un risultato impressionante, ma incredibilmente non sufficiente per superare il distacco in classifica da Martin.

Con un vantaggio di 19 punti prima del Gran Premio, Jorge Martin sapeva che gli sarebbe bastato un piazzamento tra i primi nove per conquistare il titolo mondiale. Il pilota del team Pramac così ha gestito la gara con estrema lucidità, evitando rischi e mantenendo il controllo sugli inseguitori. Partito terzo, ha scelto di non seguire il ritmo forsennato della coppia Bagnaia-Marquez, correndo in solitaria e chiudendo al terzo posto, posizione che gli ha garantito il suo primo titolo mondiale nella classe regina, conquistato in sella a una moto appartenente a una scuderia satellite. In passato era accaduto solo con una Honda guidata da Valentino Rossi

Marc Marquez ha tagliato il traguardo in seconda posizione, assicurandosi il terzo posto nella classifica generale. Con questo risultato, Marquez ha superato nel mondiale piloti il riminese Enea Bastianini, che ha concluso una gara complicata, in settima posizione, dopo un errore all'ottavo giro.

Alex Marquez (Gresini Racing) ha chiuso quarto dopo una volata con Aleix Espargaro (Aprilia Racing). Brad Binder (Red Bull) si è assicurato la sesta posizione finale battendo in un duello serrato Bastianini, che aveva recuperato terreno dopo la sua uscita di pista.
Tra gli italiani, bene Franco Morbidelli (ottavo) e Marco Bezzecchi (nono). Pedro Acosta (KTM GasGas) chiude la top ten.

 Dopo la delusione - 10 i punti che lo dividono dal mondiale conquistato da Martin - Bagnaia commenta così la sua stagione: 

"Sapevamo già in partenza che sarebbe stata dura in questo fine settimana e alla fine abbiamo fatto il massimo, tutto quello che potevamo fare. Comunque Jorge è stato bravo, soprattutto ha fatto meno errori, ha fatto meno zeri. Più di così non si poteva fare, riproveremo l'anno prossimo senza mettere in discussione quello che è stato quest'anno.Io mi immedesimo sempre nelle situazioni e so quanto è importante quando un pilota ottiene il massimo risultato non togliergli la scena, penso che questo sia sbagliato. Jorge ha fatto la differenza laddove noi abbiamo avuto un po' più sfortuna e abbiamo fatto più zeri quindi non vedevo giusto mettermi in mezzo alla sua festa. Si merita questo Mondiale, è un gran pilota.Le mie vittorie servono ad avere la consapevolezza di poter vincere, la consapevolezza di essere competitivi. Siamo stati i più forti durante questa stagione e questo non ce lo toglie nessuno, gli ‘zeri' fanno parte del gioco. Proverò l'anno prossimo a stare più attento in certe situazioni, magari ad evitare di stare vicino ad alcuni piloti in certe circostanze e basta. Credo non ci sia nulla di disonorevole a perdere se fatto nel modo giusto. Tutto è importante e tutto serve da lezione: so che abbiamo perso per zeri nostri e per errori nostri e questo è qualcosa che fa la differenza.La cosa che mi ha dato più fastidio quest'anno è che ho un po' sottovalutato la prima parte della stagione e ci ho messo più gare a trovare il miglior feeling con la moto. Il mio rimpianto più grande è non essermi impuntato sul da farsi sulla moto, forcella e forcellone. Ci hanno stesi tre volte, una volta ci siamo ritirati per un problema tecnico e poi ho fatto altri tre errori. L'errore più grave di tutti è quello di Silverstone quando ho esagerato a spingere. La vittoria più bella è stata quella del Mugello, oggi è stata la più facile. Anche quella di Jerez è stata bellissima, è difficile scegliere il momento più bello".

E questa la gioia del neo campione del mondo, Jorge Martin:

"Fantastico, non so davvero cosa dire! Sono sotto shock per questo risultato. Per me, per la mia famiglia. Ho realizzato il sogno della mia vita! Un segreto? Penso di avere cambiato il mio approccio alla gara e alle pressioni. Ho fatto un salto di qualità quando ho capito che bisogna vivere il momento e non farsi prendere troppo dai pensieri. La stagione è stata lunghissima, è successo di tutto ma ora sono qui a festeggiare con un rivale incredibile come Bagnaia che fa diventare la mia vittoria ancor più di prestigio.Non riuscivo davvero a guidare. Piangevo, ero in uno stato davvero clamoroso. Ho iniziato a rivedere mio babbo che, dopo il lavoro, mi portava ad allenarmi. Oppure mia mamma che mi preparava i tortellini spagnoli, non buoni come quelli italiani, ma che mi coccolava così. Sono stati attimi difficili, poi mi sono scosso. Mi sono detto che mancavano ancora diversi giri e dietro non erano lontani. Poi, negli ultimi chilometri ho ripreso un po' di vantaggio e ho chiuso tranquillamente. Volevo fare passare Aleix Espargarò per regalargli l'ultimo podio della carriera, lo ammetto, ma ormai c'era Alex Marquez alle mie spalle. Molti dicevano che il team ufficiale non avrebbe mai permesso di far vincere un team satellite e, soprattutto, un pilota che avrebbe cambiato marchio. Invece sono stati dei veri signori e mi hanno lasciato libero di competere. Il numero 1 sul cupolino dell'Aprilia nel 2025? Vediamo, ci sono ancora un po' di mesi per pensarci, ma penso che la scelta sia facile".