Charles Aznavour, il Sinatra francese, muore a 94 anni nella sua casa in Provenza
Il suo vero nome era Shahnour Varinag Aznavourian, ma probabilmente dirà poco o nulla alla maggior parte delle persone che lo conoscevano come Charles Aznavour, il Sinatra francese, cantante di origini armene che ha venduto più di 100 milioni di dischi in 80 Paesi ed è autore di più di un migliaio di canzoni.
Una carriera, quella di cantante, che Aznavour ha intervallato con quella di attore, diretto da registi del calibro di Truffaut (Tirez Sur le Pianiste) e Claude Chabrol (Les Fantômes du Chapelier).
Nato a Parigi nel 1924 da una famiglia di origini armene, Aznavour è morto lunedì 1 ottobre nella sua casa di Mouriès, in Provenza, dove era rientrato dopo un tour in Giappone.
La sua carriera sul palcoscenico era iniziata da bambino come attore di teatro. Si era poi fatto conoscere ad un pubblico sempre più vasto accompagnando al pianoforte nei suoi spettacoli Edith Piaf, che lo porta con sé in tournée in Francia, Stati Uniti e Canada. Il successo definitivo arriva nel 1956 con la canzone "Sur ma vie". In Italia sono ancora famose le sue canzoni "Que c'est triste Venise (1964)" e La Bohème (1965).
Il successo di Aznavour nel mondo è stato garantito, oltre che dalle sue canzoni e dalla sua voce, anche dal fatto che fosse in grado di esibirsi oltre che in francese, anche in inglese, italiano, spagnolo, tedesco e russo.
Ma Aznavour, oltre ad esser stato un cantante e un attore, è stato anche un rappresentante del popolo armeno in tutto il mondo.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha scritto su Twitter: "Charles Aznavour era profondamente francese, profondamente attaccato alle sue radici armene e conosciuto in tutto il mondo. Ha accompagnato le gioie e le pene di tre generazioni. I suoi capolavori, il suo timbro di voce, il suo splendore unico gli sopravviveranno a lungo."
In un secondo tweet, Macron ha poi ricordato che aveva invitato Aznavour a cantare al summit dell'11 e 12 ottobre che lo vedrà ospite nella capitale armena, Yerevan, aggiungendo che il popolo francese condivide il lutto per la sua morte con il popolo armeno.