Il titolo Tesla ha perso al Nasdaq metà del suo valore rispetto alla quotazione record del 17 dicembre 2024

Negli ultimi tre mesi, le azioni Tesla hanno subito un brusco calo, scendendo quasi della metà. Ciò ha riacceso il dibattito tra gli investitori: la società, nonostante una capitalizzazione di mercato ancora enorme, è in realtà sopravvalutata rispetto al suo reale valore?
Dal picco storico di 1,5 trilioni di dollari raggiunto il 17 dicembre, la capitalizzazione di Tesla è diminuita del 45%. Il calo, dovuto anche ad una sensibile diminuzione delle vendite e dei profitti in un contesto di mercato globale incerto, ha cancellato parte dei guadagni ottenuti nel periodo successivo al supporto da Elon Musk alla campagna elettorale di Donald Trump alle presidenziali USA.
Nonostante la flessione dei prezzi, Tesla continua comunque a mantenere una valutazione superiore a quella di alcune delle più grandi aziende automobilistiche e tecnologiche del mondo. La ragione principale? La fiducia degli investitori nelle promesse di Musk, che sostiene che Tesla non sia solamente un produttore di veicoli elettrici, ma un pioniere nell'ambito dell'HiTech, destinato a rivoluzionare il mercato con soluzioni innovative come i robotaxi e, in futuro, i robot umanoidi.
Un'analisi fornita da Reuters, basata su report di banche e società di investimento, evidenzia come quasi l'intero valore di mercato di Tesla derivi dalle attese sui veicoli autonomi, nonostante il fatturato attuale sia fortemente ancorato al più tradizionale settore dei veicoli elettrici. La promessa di auto completamente autonome che Musk ha annunciato a partire dal 2016, salvo rimandandone la messa su strada di anno in anno, continua ad essere un pilastro della valutazione di mercato di Tesla, nonostante il prodotto non si sia ancora materializzato... e difficilmente potrà materializzarsi in futuro.
Le uniche macchine a guida autonoma in circolazione negli Stati Uniti come robotaxi sono quelle equipaggiate con il sistema di guida di Google... molto sofisticato (e costoso) basato su sensori. Il sistema di guida Tesla, basato su telecamere non funziona o, perlomeno, non offre garanzie di sicurezza tali da poter essere certificato come sicuro.
Il calo delle azioni si è poi ulteriormente accentuato anche per altre ragioni: il calo delle vendite e dei profitti, le polemiche legate all'attività politica di Musk – compresi i licenziamenti di dipendenti governativi – e il timore che la sua attività politica lo distragga dalla gestione operativa dell'azienda. Tuttavia, nonostante queste criticità, la capitalizzazione di mercato di Tesla è rimasta superiore a quella di colossi come General Motors.
La promessa di una rivoluzione nel settore dei robotaxi ha spinto Tesla a rimanere al centro dell'attenzione degli investitori. Nonostante i cali nelle vendite del core business e i ritardi nel lancio di un modello economico come il tanto atteso “Modello 2” da 25.000 dollari (pare ormai definitivamente abbandonato), il focus si è spostato verso un futuro in cui la guida autonoma e la mobilità robotizzata saranno i veri motori della crescita.
Alcuni analisti, tuttavia, mettono in guardia su un'eccessiva fiducia nei progetti non ancora realizzati. Voci come quella di Ryan Brinkman di JP Morgan sollevano il quesito: "Per quanto tempo ancora il titolo rimarrà slegato dai fondamentali?" Un'osservazione che evidenzia il rischio di bolla, dove il valore di mercato si basa più sulle speranze per il futuro che sui dati reali.
Il contesto competitivo è in rapido mutamento. Tesla, sebbene leader nel settore EV, deve affrontare la concorrenza non solo di case automobilistiche tradizionali che adesso stanno iniziando ad investire veramente nell'elettrioco, ma anche di nuovi attori come la cinese BYD, che ha recentemente superato Tesla come principale fornitore di veicoli elettrici. Inoltre, le sfide normative, sia a livello federale che statale, complicano il quadro per l'implementazione dei robotaxi.
Anche il settore legale si fa sentire, con indagini legate agli incidenti che hanno coinvolto i sistemi di assistenza alla guida, come Autopilot e Full Self-Driving. Questi eventi hanno rafforzato l'immagine di un'azienda ambiziosa ma che deve ancora dimostrare pienamente l'affidabilità delle sue tecnologie di guida autonoma.
Questo lunedì la quotazione delle azioni Tesla è scesa quasi del 14% con il valore di mercato che è tornato ai livelli dell'estate di un anno fa, a causa del crollo delle vendite in Cina, che si sono più che dimezzate in favore della concorrente BYD.