Rocket Sharing Company, startup quotata su Euronext Growth Milan pochi mesi fa, e che ha sviluppato una innovativa piattaforma di sharing in blockchain integrata con un sistema di fidelizzazione e fornitura di servizi diretti quali energia e gas, ha registrato ricavi delle vendite pari a circa 1,56 milioni di euro nel primo semestre del 2022, registrando un incremento pari al 171,8% rispetto al primo semestre del 2021 (574 mila euro).

E' un risultato che dimostra come questa nuova forma di condivisione e sharing sui servizi anche di energia, in una fase delicatissima per il prezzo delle bollette schizzato alle stelle, è una formula vincente e che potrebbe fungere da modello per chi, e sono in molti, tra aziende e famiglie, fatica tantissimo a tenere il passo con gli aumenti dell'energia.

I risultati, pubblicati a fine luglio evidenziano, per la prima volta, il contributo derivante dalle affiliazioni generate sulla piattaforma digitale proprietaria Rocket Sharing, per ammontare di 217 mila euro, pari al 14% dei ricavi delle vendite complessivi. La divisione Rocket Energy, relativa alla fornitura di energia elettrica e di gas per i segmenti business e residenziale, ha generato ricavi per oltre 1,3 milioni di euro.

"Siamo molto soddisfatti della crescita raggiunta nel corso del primo semestre del 2022 - ha commentato l'AD Luigi Maisto - Il trend positivo dei ricavi dimostra il potenziale del nostro modello e dello sviluppo commerciale, registrando una crescita significativa del +171,8% rispetto al primo semestre 2021. Siamo inoltre lieti di comunicare i primi risultati derivanti dalla piattaforma proprietaria Rocket Sharing sul cui si basa, in particolare, il nostro progetto di crescita annunciato in sede di IPO - ha aggiunto -.  Questi risultati ci consentono di essere particolarmente ottimisti e di guardare con fiducia agli ulteriori upgrade che intendiamo adottare nell'ecosistema dell'innovativa piattaforma Rocket Sharing, sia in termini tecnologici che in termini di servizi e affiliazioni".

Sono molti i progetti nella testa del management della società, che ha deciso di quotarsi, malgrado una situazione di mercato tutt'altro che favorevole, essendo ben consapevoli che la formula da loro creata avrebbe riscontrato il favore degli utenti, come poi puntualmente avvenuto.