Così come tutte le altre discipline sportive nazionali e internazionali che hanno sospeso o rinviato anche al prossimo anno lo svolgimento di molti degli eventi previsti, anche il calcio si è dovuto fermare di fronte alla pandemia da coronavirus.

In Italia si sta ipotizzando di riprendere i campionati intorno alla fine di maggio, ma ancora non c’è nulla di definitivo. Nel frattempo, tutti i club stanno cercando di trovare qualche soluzione per non morire. In particolare per i club delle categorie inferiori ma anche le grandi non sono messe bene.

Molti club nazionali e internazionali hanno già preso la misura della decurtazione degli ingaggi dei giocatori, ma non tutti sono di questo parere.

Però le parole dell’attaccante argentino Carlos Tevez potrebbero far cambiare idea a molti.

“Noi calciatori possiamo restare anche un anno senza guadagnare. Noi non siamo quelli che lasciano casa alle 6 del mattino per tornarci alle 7 di sera pur di mantenere la famiglia”.

Ricordiamo che molti campioni di calcio percepiscono degli stipendi mensili con parecchi zeri e quindi non sarebbe certo un dramma la decurtazione, per qualche mese, di una parte di quel che ricevono.

Inoltre, Carlos Tevez si è messo a disposizione per dare il suo contributo alla lotta contro il coronavirus.

Ecco quanto dichiarato dallo stesso calciatore: “Sarei felice di aiutare e di mettermi a disposizione di chi ne ha bisogno, perché lo Stato c'è, ma dovremmo esserci anche noi. Questa situazione ci ha ricordato che siamo tutti uguali”.