La Costituzione prevede che il mandato di un parlamentare non sia legato a quello del partito o movimento in cui è stato eletto. Un parlamentare deve rispondere alla propria coscienza e ai propri elettori. La coscienza dei parlamentari italiani è sicuramente in costante subbuglio. Per quanto riguarda gli elettori, invece, il problema è secondario dato che in questa legislatura i parlamentari sono stati perlopiù nominati dai partiti. In questa legislatura, arrivata al giro di boa, quasi un parlamentare su quattro ha così cambiato casacca, migrando da un gruppo parlamentare ad un altro. E in alcuni casi, addirittura più di una volta. Chi sono stati i più penalizzati sono i gruppi di Scelta Civica e Movimento 5 stelle.