Vaccini e vaccinazioni sono un tema di forte attualità, non solo perché la copertura vaccinale fra i bambini italiani sta scendendo sotto la soglia di sicurezza del 95%, ma in quanto tema che nelle mamme ingenera qualche ansia e risveglia interesse. Lo testimoniano i dati dell’indagine “Dottore, voglio vaccinare il mio bambino” del Sindacato Medici Pediatri di Famiglia, organizzazione che in Lombardia rappresenta oltre l’80 per cento dei pediatri di libera scelta.
Il primo dato che emerge è l’importanza della vaccinazione: la quasi la totalità del campione, 94%, ritiene importante vaccinare il proprio bambino e tutti i vaccini sono considerati fondamentali.
Un secondo dato è il ruolo centrale del pediatra. Il pediatra è la prima fonte di informazione sull’argomento vaccini: il 78% delle mamme lo ha interpellato in materia ed è ritenuta, dal 91% delle madri, la fonte più autorevole. Non solo, più della metà delle mamme intervistate, il 64%, gradirebbe fosse il pediatra di famiglia a vaccinare il proprio figlio: sarebbero più sicure e tranquille perché il pediatra, conoscendo la storia clinica del bambino, saprebbe scegliere il momento più adatto per la vaccinazione, potrebbe intervenire in maniera più “efficace” in caso di eventuali “effetti collaterali”, sarebbe più comodo, più vicino a casa e con orari più flessibili, con tempi di attesa minori. Pur considerato efficiente dal 78% delle mamme lombarde, il centro vaccinale mostra infatti numerose criticità: il costo del servizio in caso di non gratuità della prestazione, il tempo di attesa al telefono per le prenotazioni (aspetto particolarmente critico per le mamme di bimbi 0-2 anni), il tempo di attesa per avere un appuntamento ( anche 1 anno per la meningite), gli orari di apertura del centro. Finalmente qualcosa sembra essersi messo in movimento proprio in questi giorni nei quali l’attenzione della Regione al tema della vaccinazioni sta crescendo, anche a seguito della mozione che abbiamo approvato