Riprendono dopo quattro mesi di stop i lavori di sistemazione idraulica del torrente Mela: il direttore dei lavori Giuseppe Sangiorgio ha infatti notificato all’impresa ATI – Urania Costruzioni s.r.l. – Lanza Santo l’ordine di servizio per avviare “con immediatezza le attività di rimozione e conferimento in discarica della vegetazione presente in alveo (stimata in 3250 tonnellate) che interferisce con le lavorazioni da effettuare e al tempo stesso pure le attività di bonifica dei terreni e trasporto in discarica. Sulla base di questo ordine di servizio già lunedì si procederà alle risagomature ed eliminazioni alberi e dovrebbero durare circa un mese.

Nel frattempo si approverà la perizia già redatta e discussa con il commissario e a quel punto, come evidenzia il R.U.P. Fabio Marino le opere dovrebbero proseguire senza interruzioni. Il progetto prevede la ricostruzione di nuovi muri, la risagomatura della sezione idraulica, il rafforzamento degli argini in terra, il recupero delle aree golenali. Il varco presente nel territorio di Santa Lucia del Mela sarà adeguato alle nuove esigenze e ne verrà costruito uno nel territorio di Barcellona per gli operatori che si occuperanno della manutenzione ordinaria.

I tratti che presentano un potenziale pericolo per l’incolumità pubblica e privata sono quelli della parte finale del corso d’acqua che ricadono nelle frazioni Bastione (del Comune di Milazzo) e Calderà (Barcellona). Tra le criticità rilevate, il restringimento dell’alveo a soli cento metri – rispetto a una media del tratto superiore di circa 180-200 metri – e l’assenza di un argine destro in muratura, proprio nel punto in cui cambiano nettamente le caratteristiche d’alveo e quindi anche il tipo di flusso idraulico, con fenomeni di turbolenza e rialzo che possono favorire lo straripamento delle acque durante le piene più importanti.

L’intervento di messa in sicurezza del Torrente Mela è stato programmato dalla Struttura contro il dissesto idrogeologico guidata dal governatore Nello Musumeci e diretta da Maurizio Croce che ha messo a disposizione 5 milioni di euro.