News calcistiche del 25 Ottobre 2024
Makoumbou lascia il Cagliari in 10, l'Udinese ne approfitta: a segno i due centravanti
Finisce 2-0 l'anticipo della nona giornata di campionato tra Udinese e Cagliari al Bluenergy Stadium di Udine. Alla mezz’ora l’episodio chiave: Makoumbou si fa sorprendere da Pajero ed è corsetto all’atterramento falloso. Il centrocampista, già ammonito al quinto minuto, viene mandato anticipatamente sotto la doccia.
A sbloccare il punteggio ci pensa sugli sviluppi del tiro dalla bandierina con Lucca che stacca perfettamente e di testa batte Scuffet su cross di Kamara. L'Udinese raddoppia al 78' con Davis. Azione personale dell'attaccante bianconero che ha calciato in porta di prima intenzione superando l'ex di turno Scuffet.
Un erroraccio di Braunoder condanna il Como: il Torino porta a casa i tre punti
Il Torino batte 1-0 il Como nell'anticipo del venerdì sera della nona giornata di Serie A.
Il Toro passa in vantaggio grazie a un errore di Braunoder: il suo retropassaggio di testa verso Audero risulta goffo e troppo corto, permettendo al neo-entrato Alieu Eybi Njie (classe 2005) di inserirsi e segnare il suo primo gol da professionista al 75'. Primo gol da professionista per il diciannovenne granata, che insieme al suo estremo difensore, decisivo nel recupero su almeno altri tre tentativi del Como, consente a Vanoli e al suo Torino di tornare a respirare.
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Galliani: “Mai parlato di Maldini con Marotta”
“Maldini? Mai parlato con Marotta e con nessuno di lui, con il giocatore parlo tutti i giorni. Ma non ne ho mai parlato con nessuno”. L’ad del Monza Adriano Galliani smentisce i rumors sull’interesse dell’Inter per l’attaccante figlio e nipote d’arte. “Non ci hanno mai fatto richieste, non esiste: non credo. Poi io sono milanista… Lasciatemi stare”, ha detto arrivando in via Rosellini a Milano, sede della Lega calcio.
Scaroni (Milan) su rinvio Bologna: “Decisione incomprensibile”
Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, ha commentato a caldo la scelta di rinviare Bologna-Milan: “Bologna-Milan non si gioca. A mio avviso è una decisione incomprensibile dovuta al Sindaco di Bologna che ha vietato di giocare pure a porte chiuse”
Serie A: rinviata Bologna-Milan
Bologna-Milan, in programma alle ore 18 di domani sabato 26 ottobre, è stata rinviata a data da destinarsi: non si è trovato l’accordo per giocarla sabato in campo neutro. Ieri l’ordinanza del sindaco di Bologna, Matteo Lepore, di chiudere lo stadio Dall’Ara per le previsioni di pioggia e per le attività di ripristino della situazione nel quartiere Porto-Saragozza, che ospita lo stadio e che è stato quello più colpito dall’alluvione di sabato sera. La Lega Serie A premeva per giocare ma alla fine ha ufficializzato il rinvio. Il presidente del Milan Scaroni: “Decisione incomprensibile, ha scelto il sindaco di Bologna che non ha voluto giocare a porte chiuse”. L’ad rossoblù Fenucci: “Aprile? Penso si potrà trovare una data prima”. Non è chiaro quando potrà essere recuperato il match visto il serrato tour de force per entrambe le squadre nei prossimi mesi. Potrebbe essere libera la settimana tra il 16 e il 22 dicembre, in concomitanza con la seconda parte degli ottavi di finale di Coppa Italia, ma il calendario vede il Milan già impegnato col Genoa il 15 e col Verona il 20 e per inserire Bologna-Milan in questa finestra occorrerebbe fare dei cambiamenti. In caso contrario, senza eliminazioni delle due squadre dalle coppe, si potrebbe arrivare addirittura fino ad aprile.
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Baroni: “Ho sostituito Tchaouna per gli ululati razzisti a Twente…”
Marco Baroni è certamente soddisfatto per la prestazione della Lazio culminata nel successo di Enschede contro il Twente, terzo consecutivo in Europa League. Atmosfera di gioia, tuttavia, rovinata da uno spiacevole episodio a fine gara nei confronti di Tchaouna probabile vittima di insulti razzisti da parte dei tifosi di casa: “Gli ululati a Tchaouna? Purtroppo confermo che il giocatore ha percepito questo, è un tema che ora non vorrei esporre, abbiamo cercato di tranquillizzarlo e poi l‘ho sostituito perché non era più nelle condizioni emotive di continuare. Ma credo che il quarto uomo abbia visto quanto successo. Sanzioni dall’Uefa? Credo di sì”. Quanto allo specifico della gara: “E’ andato tutto bene perché l’abbiamo preparata bene – dice – Sono gare complicate perché c’è un ambiente caldo qui e una squadra giovane che pressava molto. Ci siamo trovati in superiorità numerica e in vantaggio, mi aspettavo una gara di personalità che dovevamo chiudere e anche se non l’avessimo chiusa avremmo dovuto fare molta attenzione e così è stato”.
Esordio dal 1′ per Gigot e ottima prestazione anche di Dele-Bashiru: “Sono contento per Gigot che ci ha dato carisma e personalità, Dele non è una sorpresa, bisogna dargli il tempo perché c’è un ambiente diverso, un modo di lavorare diverso e c’è un percorso da fare e dunque crescerà esponenzialmente“. Belle le parole spese nel post-gara da Pedro e Isaksen che apprezzano il modo propositivo che ha questa Lazio nell’affrontare le partite: “Sono felici? Mi fa piacere, io credo che la squadra deve avere una parte di emotività, trasmettere sentimenti è una cosa importante, questo aspetto non va sbagliato, si può perdere ma non si deve sbagliare questo atteggiamento, stiamo facendo una proposta, la squadra è andata in pressione alta perché volevamo togliere loro il palleggio e quindi sono contento, recuperiamo e rimettiamo testa al campionato”.
Una Lazio che oggi non ha subito gol ma che deve migliorare questo aspetto in senso generale: “I gol subiti? Ci sono state anche delle situazioni casuali e altre in cui dobbiamo fare meglio, a me piace la squadra che si gioca tutto su un pallone, oggi c’è stato un momento che abbiamo rallentato e loro hanno preso campo e li si rischia di perdere qualcosa e questo non deve avvenire. Si può giocare con tanti giocatori offensivi ma tutti devono dare un contributo nelle due fasi, c’è lavoro da fare ma per ora siamo contenti. Segnale con gli attaccanti inseriti? Io nella proposta che faccio devo essere coerente e mi piace stimolare la squadra e i ragazzi recepiscono, dobbiamo difenderci attaccando”.