Sfiducia al Senato: una smemorata Meloni salva la poltrona di ministro alla Santanchè ma non la sua coerenza e la dignità del suo esecutivo
Questo mercoledì il Senato ha discusso la mozione di sfiducia individuale 1-00062 nei confronti della ministro del Turismo, la senatrice Garnero Santanchè. Così l'ha presentata all'aula il 5 stelle Patuanelli:
"La mozione di sfiducia individuale nei confronti del ministro Santanchè è autoesplicativa, nel senso che sono evidenti le motivazioni che ci hanno portato a presentarla. Sono tutte legate alla mancanza di risposte, all'opacità e ad alcune cose non vere che sono state dette il 5 luglio scorso in quest'Aula. Posso assicurare che, se avessimo avuto le risposte che chiedevamo quando abbiamo chiesto un'informativa al ministro Santanchè, oggi non saremmo qui con una mozione di sfiducia, che non era preordinata, bensì è la conseguenza di quanto accaduto in Aula. ...La Ministra ha detto: «Affermo, innanzitutto, sul mio onore, che non sono stata raggiunta da alcun avviso di garanzia e che anzi, per scrupolo, ho chiesto ai miei avvocati di verificare che non ci fossero dubbi in proposito e così mi è stato confermato. Ho anche estratto il certificato dei carichi pendenti, in cui risulta che non ci sono annotazioni per qualsivoglia procedimento nei miei confronti. Il "Domani" ha avuto una notizia che io, lo sottolineo, non ho e che nessuno potrebbe lecitamente avere».Ora, è del tutto evidente, invece, che la magistratura ha compiuto il suo dovere ed il suo lavoro. Ha scelto di secretare, da ottobre dello scorso anno, l'iscrizione nel registro degli indagati. Quella segretazione durava tre mesi e non c'è obbligo di avviso dell'iscrizione se non ci sono motivi di indagine personale. Bastava che ciò di cui all'articolo 335 del codice di procedura penale fosse chiesto qualche giorno prima di venire a fare l'informativa e non a dicembre. Era molto semplice, quindi, e la verifica che il Ministro ha detto di aver fatto con i suoi avvocati è stata fatta, evidentemente, molti mesi prima.Il Ministro ha concluso dicendo: «Vi chiedo accoratamente di reagire a una tale pratica, che oggi tocca a me e domani potrebbe colpire qualsiasi cittadino, politico o non politico». Ecco, io penso che ai cittadini possa colpire il fatto di non arrivare a fine mese, di non avere alcun aiuto dal Governo e di non riuscire a pagare le bollette. Non credo che la maggior parte degli italiani abbia il problema di avere procedimenti penali che vengono anticipati sui giornali. E ha continuato: «Vi chiedo: è un Paese normale quello in cui un giornalista può scrivere che conosce cose a suo dire secretate dalla magistratura e ignote all'interessato e ai suoi avvocati che lo escludono?». No, si chiama giornalismo questo è esattamente un Paese normale. Questo è un Paese normale. Ritengo piuttosto surreali alcune dichiarazioni di maggioranza e del Governo, addirittura note da fonti di Palazzo Chigi, soprattutto nel passaggio in cui criticano la magistratura perché fa politica e poi dicono che, siccome non ci sono un avviso di garanzia o un rinvio a giudizio, non si devono chiedere le dimissioni, mischiando quindi il ruolo della magistratura con quello di controllo e verifica che le Assemblee parlamentari hanno anche sull'operato di Ministri e di colleghi. È chi dice questo che fa sì che la magistratura venga politicizzata.A noi non interessano i procedimenti giudiziari e io mi auguro di cuore che la Ministro Santanchè esca perfettamente pulita da qualsiasi indagine. Glielo auguro personalmente e me lo auguro per il mio Paese, visto che è un Ministro della Repubblica, ma le condotte sottese a quello che è accaduto nei gruppi che la Ministra ha guidato, a nostro avviso, presentano, dal punto di vista del comportamento, una discrasia rispetto al giuramento che si fa quando si diventa Ministro e all'esercizio con disciplina e onore delle funzioni pubbliche che ciascuno di noi ha. ...Credo ci sia anche una notazione politica da fare, perché molta polemica è stata fatta anche da parte delle opposizioni, sostenendo che, attraverso la mozione di sfiducia individuale, si ricompattano la maggioranza e il Governo. Credo però che la mozione di sfiducia sia una conseguenza logica di ciò che abbiamo detto e non farla sarebbe stato ipocrita. Ricordo inoltre che il 21 marzo 2019 è stato espresso con amplissima maggioranza un voto contrario sulla mozione di sfiducia individuale al ministro Toninelli, ma il Governo è caduto nell'agosto 2019; il 21 maggio 2020 è stata votata una mozione di sfiducia al ministro Bonafede, bocciata a grandissima maggioranza, ma il Governo è caduto nel gennaio 2021; il 28 aprile 2021 è stata votata e bocciata una mozione di sfiducia individuale al ministro Speranza, ma il Governo è caduto nel luglio 2022. Allora forse si ricompatta la maggioranza, ma sicuramente non porta bene".
Questa la "difesa" della ministra Santanchè:
"Come ricordate tutti, lo scorso 5 luglio ho già avuto occasione di entrare in modo dettagliato sui vari aspetti di questa inchiesta pseudo-giornalistica. Lo dico con chiarezza: non intendo entrare nuovamente nel merito, in quanto ho già esposto i fatti con chiarezza e trasparenza.Mi permetto solo, per l'accusa che mi è stata ingiustamente rivolta, anche - lo ricorderete - con grandissimi titoli sui giornali, di ribadire che, quando sono venuta in Senato, il 5 luglio, non ero stata raggiunta da alcuna informazione o avviso di garanzia da parte della procura della Repubblica di Milano. Anche gli organi di stampa hanno confermato che alla mia residenza, a Milano, è stata consegnata la proroga delle indagini in data, esattamente, 17 luglio. Per cui, non solo ho detto la verità, ma chi dice il contrario mente sapendo di mentire. Questo fatto, del tutto singolare, che da parte mia non merita commenti, che non intendo fare, semmai dovrebbe rappresentare seri motivi di preoccupazione, non tanto sulle modalità di svolgimento delle attività di inchiesta, ma soprattutto su come, prima dei diretti interessati, alcuni organi di stampa sono stati destinatari di notizie che dovrebbero invece essere riservate e che, nel caso di specie, ho ricevuto molto tempo dopo rispetto al giorno in cui è apparsa la notizia su molti quotidiani.Desidero invece soffermarmi brevemente sulle ragioni che potrebbero essere alla base di una mozione di sfiducia verso un Ministro in carica. Negli interventi da parte dei rappresentanti di Gruppi di opposizione non ho mai trovato critiche o censure attinenti all'esercizio delle mie funzioni di Ministro. Comprendo, onorevoli colleghi, che ci possono essere anche grandi diversità di opinione, di impostazione o di scelte per le attività realizzate da un Ministro e questo ci sta. Sono diversità che rispetto - lo ripeto - così come ovviamente mi fa piacere quando ci sono gli apprezzamenti, ad esempio quelli ricevuti da colleghi, Ministri, da parte del Presidente del Consiglio e delle associazioni di categoria. Ho, invece, qualche difficoltà a comprendere come si possa promuovere - lo ribadisco - sulla base di elementi di un'inchiesta pseudo-giornalistica, una mozione di sfiducia individuale che non ha come oggetto il mio operato da Ministro della Repubblica, o l'eventuale violazione di obblighi costituzionali o di legge nell'attività posta in essere dal mio Dicastero e che, soprattutto, ha per oggetto dei fatti che, se verranno evidenziati, sono antecedenti al mio giuramento da Ministro. Comunque ritengo di aver chiarito in quest'Aula, in maniera solenne, tutta la verità, come ho già ribadito più volte.Non ho altro da aggiungere, colleghi, se non certamente un dispiacere che rimane nel profondo per le tante parole, i tanti insulti e per tutto quello che è stato rivolto alla mia persona.Concludo, confermando sempre e comunque un grande rispetto per questa Assemblea, della quale anch'io mi onoro di far parte come senatrice, e che nelle funzioni che esercito al Governo ho sempre inteso e intendo conformarmi a quei principi di legalità, responsabilità, disciplina e onore, che la Costituzione sulla quale ho giurato indica come valori e criteri di condotta per chiunque operi al servizio della Nazione".
Ma il perché la sua excusatio non è credibile, lo ha ben spiegato la 5 stelle Maiorino in fase di dichiarazione di voto:
"... Signora Ministra, è certificato che lei sapesse benissimo che c'erano delle indagini in corso e comunque un qualunque cittadino lì fuori, sapendo di dover andare a rendere conto in una sede importante, si sarebbe premunito quanto meno di fare una verifica poco prima di presentarsi nell'Aula del Senato, cosa che lei premeditatamente non ha fatto, perché è su quello che si fonda tutta la sua difesa e, anzi, l'attacco alla magistratura e alla stampa.Ma le menzogne sono tante; proviamo a metterle un po' in fila.Lei ha mentito, Ministra, a quest'Aula e quindi al popolo italiano, quando ha dichiarato di non aver mai avuto controllo o partecipazione di rilievo nella Ki Group, di cui aveva solo il 5 per cento: peccato che si è dimenticata di dire, invece, della sua rilevante partecipazione in Bioera, che è la società controllante di Ki Group.Ancora, Ministra, lei ha mentito in quest'Aula e quindi al popolo italiano, quando ha detto di non aver avuto un ruolo operativo in Ki Group Srl, quando è sufficiente controllare il bilancio 2014 per scoprire che lei, però, era già presidente della Ki Group SpA, vale a dire ancora una volta la controllante. Inoltre, ci sono le testimonianze di tanti cittadini comuni, i suoi dipendenti e le sue dipendenti, che sono venute da Milano e da Torino fino a Roma per guardarla in faccia mentre mentiva, testimoniando che lei aveva un ruolo di amministratrice di fatto. ...Lei ha mentito anche quando ha parlato dei suoi compensi: ha detto che da che Ki Group non ha mai ricevuto più di 100.000 euro tra gli anni 2014 e 2018. Le vere cifre - quelle approvate nei bilanci di Bioera - però sono ben altre e sono 144.000 euro per il 2014, 391.000 euro per il 2015, 414.000 euro per il 2016, per il 2017 e per il 2018, anno in cui si specifica nei bilanci che 270.000 euro vengono da Ki Group, mentre perdeva 7 milioni di euro e mentre lei, signora Ministra, licenziava i suoi dipendenti. ...Risulterebbe ancora, come sa, che lei abbia addirittura utilizzato la cassa integrazione a zero ore, quella varata dal Conte II per sostenere gli imprenditori in un momento di grande difficoltà come quello della pandemia, a insaputa della stessa dipendente. ...Proprio nella sua requisitoria difensiva, il Ministro ha affermato che nulla si può dire sul suo ruolo di Ministro. Ebbene, anche su questo, in realtà qualcosa da dire c'è. Lei ha dichiarato, quando ha assunto il suo ruolo di Ministro: non mi occuperò di spiagge. Da Palazzo Chigi, in effetti, trapelavano rumors per cui ci sarebbe stato un cambio di deleghe. Cambio di deleghe che in realtà non c'è mai stato, per cui lei è tuttora la controllante del Twiga. ... Il ministro Santanchè controlla il Twiga e allora ci dovrebbe dire se è vero o non è vero che nell'aprile del 2023, già da Ministro, ha costituito una società in cui confluiscono gli utili del Twiga e che utilizza questi utili per risanare i suoi debiti.Le concessioni balneari del Twiga sono o non sono afferenti al suo ruolo di Ministro? E quando lei deciderà sul Twiga, lo farà pensando ai suoi interessi o agli interessi degli italiani? ...Concludo, signor Presidente, con una citazione che probabilmente le farà piacere. Viviamo un tempo nel quale la politica, per recuperare la fiducia dei cittadini, deve dare il buon esempio. Sono certa della buona fede del ministro Idem, ma un atto di responsabilità, dopo quanto è accaduto, è auspicabile. Era il 20 giugno 2013 e questa era Giorgia Meloni. Ed è piuttosto curioso che oggi Giorgia Meloni non si senta di pronunciare le medesime parole nei confronti del suo Ministro: due pesi e due misure. Alla faccia della coerenza! Concludo davvero con una triste constatazione, di cui siete tutti perfettamente consapevoli, anche se negate di esserlo. Se tutto questo fosse successo in un qualunque altro Paese democratico, il Ministro in questione si sarebbe dimesso da tempo, perché questa è una questione di democrazia. È una questione di onestà intellettuale, di rispetto delle istituzioni. Non è giustizialismo, senatrice Ronzulli, ma rispetto delle istituzioni e del popolo italiano. ..."
In barba alle "urla" e alle "lezioni" del passato, la maggioranza (post) fascista, con il supporto dei "collaborazionisti" del terzo polo ha votato per salvare la poltrona della ministra (nell'immagine in alto è riportato il risultato del voto), ma non la dignità dell'esecutivo e della maggioranza che lo sostiene.