Ci risiamo. Esattamente come nel 2009 (e non solo). Basta un martellamento costante per "camorrare" le priorità su cui porre attenzione. Questo martellamento si chiama elezioni. Il mercato dei mercati di sempre. Dove ogni media rincorre l'insipienza del giorno. Qualunque cosa succeda si ripropone il teatrino di sempre dove ogni agente deve fare il piazzista e dove la creatività giornalistica mostra la sua vera essenza.
Nel frattempo, ogni notizia, anche roboante, è destinata a dissolversi immediatamente.
Eppure tutto è iniziato con dichiarazioni come quelle del Governatore PD del Piemonte che nell'auspicare l'insediamento del nucleare "pulito" a Casale Monferrato ha lanciato l'originalissima idea, che sa tanto di parola d'ordine, di istituire una "Lobby democratica" a sostegno del progetto.
Poi gli hanno fatto eco altri. In Liguria, dove vorrebbero "sfilare" i 500 milioni al Piemonte, sui giornali le cronache quotidiane ci parlano addirittura di uno scontro tra PD e Lega Nord su chi sia più nuclearista.
"L'idea è nostra"... "No voi siete stati inerti nel 2011!"... ecc. Tra i due litiganti spunta magari il PD dell'Emilia Romagna che ha già fatto sapere di sostenere il "nuovo" nucleare, udite udite "pulito"!
RNA, nel 2011, lo aveva detto all'indomani del referendum, che questa volta, "Le sguattere del valore aggiunto", non avrebbero aspettato altri 25 anni per vendersi al miglior offerente. E gli ambientalisti che fanno? Assenti! È tempo di elezioni. C'è "posto".