"Deserto Rosso". Sarà forse questo il nome della missione militare italiana in Niger. Una squadra di ricognizione è già a Namey per valutare la situazione e pianificare nei dettagli questa nuova missione che aspetta solo l'ok  da parte delle Camere. "Non sarà una missione combat", ha assicurato il Generale  Claudio Graziano Capo di Stato Maggiore della Difesa. "Il nostro contingente avrà il compito di addestrare le forze nigerine e renderle in grado di contrastare efficacemente il traffico di migranti ed il terrorismo" saranno impiegate alcune centinaia di uomini e, contestualmente, avverrà una riduzione del contingente dispiegato in Iraq nella coalizione anti-Daesh.

Destinazione Niger, dunque, per i militari italiani. I primi a partire saranno quasi sicuramente i parà della Folgore che saranno dispiegati a Niamey con i militari francesi. E' probabile - secondo alcune fonti - che i militari del contingente italiano siano dislocati presso la base militare francese costruita nel 2014 vicino ad un vecchio fortino coloniale militare di nome "Madama" .  

Oltre 3.000 militari francesi  sono già presenti nella zona di Sahel a Niamey e a loro si affiancheranno i militari del contingente italiano, tra i quali sicuramente ci saranno i reparti del Genio, le Forze Speciali, i formatori e anche una componente aerea. Il contingente  sarà composto da circa 500 militari che partiranno all'inizio del 2018 per una missione che si presenta non priva di rischi e pericoli, dato che nel Niger è forte la presenza delle milizie jihadiste. 

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