A maggio del 2013 Berlusconi viene condannato in via definitiva a quattro anni (di cui tre condonati in seguito all'indulto) per frode fiscale nel processo Mediaset. Berlusconi sconta la pena con l'affidamento in prova ai servizi sociali in una casa di riposo per anziani.

La sentenza prevedeva anche una pena accessoria di interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Nell'agosto 2013 la Cassazione aveva deliberato che venisse ricalcolata, perché considerata sproporzionata. Ad ottobre dello stesso anno la Corte d'appello ha stabilito in due anni l'interdizione dai pubblici uffici per Silvio Berlusconi.

Infine, un mese dopo, a novembre 2013, in base alla legge Severino che a causa della condanna lo rende incandidabile fino al 2019, il Senato vota la decadenza di Berlusconi da senatore.

Pertanto, Silvio Berlusconi non è candidabile alle prossime elezioni politiche che si svolgeranno il 4 marzo, a meno di colpi di scena dell'ultimissimo minuto, nel caso in cui la Corte europea dei diritti dell'uomo, cui l'ex cavaliere si è appellato, non decida di renderlo eleggibile con una sentenza che arrivi prima della presentazione delle liste elettorali.

Perché questa premessa? Perché nell'account twitter di Forza Italia è stato presentato da Antonio Palmieri - deputato, esperto di marketing, comunicazione ed internet, nominato da Berlusconi responsabile internet e nuove tecnologie del partito - il simbolo del partito per le politiche 2018.


Come si può vedere, Forza Italia è accompagnato da Berlusconi, espresso a caratteri cubitali, presidente. Ma presidente di che? È un appellativo quanto mai contraddittorio perché di certo Berlusconi è presidente di Forza Italia, ma non potrà mai essere eletto e neppure nominato, almeno ad oggi, presidente del Consiglio.

Quelli che andranno a votare, visto il simbolo, più che per Forza Italia voteranno per Silvio Berlusconi che, però, non può essere eletto in Parlamento e neppure indicato, successivamente, come premier.

Quanti degli elettori di Forza Italia saranno a conoscenza di ciò? Ma la furbizia elettorale, del tutto lecita e pertanto sacrosanta, registra anche un aspetto politico inconfutabile: in 25 anni Silvio Berlusconi non è riuscito, a meno che lo abbia mai realmente voluto, a trasformare il suo partito in qualcosa di autonomo, slegato dalla sua persona, in grado di camminare con le proprie gambe.

Così, volente o nolente, per poter contare qualcosa anche nella prossima legislatura, Silvio Berlusconi, ormai ottantenne, si vede costretto a fare ancora una volta campagna elettorale, perché - evidentemente - gli italiani non votano Forza Italia, ma Silvio Berlusconi... nonostante sia stato riconosciuto colpevole di aver evaso le tasse acquistando diritti di film negli Stati Uniti attraverso società offshore che, a loro volta, li cedevano ad altre società di comodo, facendone lievitare il prezzo ad ogni passaggio, generando e occultando in tal modo ingenti quantità di denaro in nero.