La vicenda camici per la Procura di Milano rileva un diffuso coinvolgimento di Fontana
Scorrendo i profili social della Lega e del suo segretario, troviamo le solite pagliacciate della propaganda anti-migranti, il martirio di Matteo Salvini che deve andare a processo, gli insulti nei confronti dei ministri, la giaculatoria degli errori fatti dal Governo... insomma, le solite cose.
E dato che si tratterebbe di un partito che si occupa, almeno stando a quanto afferma, solo dei fatti reali, evidentemente sono fuori dalla realtà e non meritevoli di spiegazioni le inchieste che vedono protagonista la Lega e alcuni suoi iscritti di primo piano.
Quindi, nessuna spiegazione viene fornita per i soldi pubblici della regione Lombardia, a guida leghista, che finiscono in parte in tasche leghiste in cui non dovrebbero finire e in parte prendono la via di paradisi fiscali esteri, e lo stesso nessuna spiegazione viene data per la vicenda camici, per la quale la Procura di Milano, ieri, ha chiesto la consegna dei cellulari ai principali indiziati, registrando "il diffuso coinvolgimento di Fontana [presidente leghista della regione Lombardia] in ordine alla vicenda relativa alle mascherine e ai camici, accompagnato dalla parimenti evidente volontà di evitare di lasciare traccia del suo coinvolgimento mediante messaggi scritti"... secondo quanto dichiarato dalla stessa Procura.
È bene ricordarlo. Nessuno può essere considerato colpevole finché un giudice, valutate le prove non decida che un imputato sia meritevole di essere condannato... dopo che sono stati esauriti tutti i gradi di giudizio.
E infatti, nessuno condanna la Lega... quelli che vengono chiesti sono solo chiarimenti e non certo inutili e non dovuti da parte di chi vende la propria fiducia e la propria credibilità in cambio di un voto.