Mentre i due vicepremier si occupano degli imprenditori, ritenuti forse dal punto di vista dei media e dei contenuti più importanti, al presidente del Consiglio viene "concesso" di occuparsi di sindacati.
A mezzogiorno di questo lunedì, Giuseppe Conte, incontrerà a Palazzo Chigi i rappresentanti di Cgil, Cisal, Cisl, Confsal, Ugl e Uil (niente Usb) per parlare della legge di bilancio. Che cosa dirà Conte ai sindacati non è ancora possibile saperlo, anche se è plausibile immaginare che difenderà la "manovra del popolo".
Che cosa diranno a Conte i sindacati, invece, è già conosciuto e chiaro: la legge di bilancio così com'è va cambiata sulla base di punti programmatici che Cgil, Cisl e Uil hanno riassunto in questi termini (ripresi da Rassegna sindacale):
"Vediamo allora quali sono i principali contenuti della piattaforma di Cgil, Cisl e Uil.
Sviluppo, crescita e occupazione.
Programmare un graduale incremento degli investimenti pubblici fino al 6% del Pil per infrastrutture sociali e grandi opere pubbliche (salute, istruzione e assistenza), e infrastrutture energetiche, digitali e materiali; favorire una governance pubblica delle politiche di sviluppo industriale; rafforzare la contrattazione collettiva e incrementare salari e stipendi.
Ammortizzatori sociali e politiche attive.
Prolungare la durata massima della cassa integrazione straordinaria oltre i 24 mesi nel quinquennio; allargare e sostenere il ricorso al contratto di solidarietà; rafforzare la Naspi abolendo la riduzione progressiva del 3% e potenziandone la copertura per i lavoratori stagionali; rafforzare il sistema Anpal e avviare un piano di rafforzamento dei Cpi con la stabilizzazione dei precari; rafforzare i sistemi di congedi e permessi rivolti alla genitorialità.
Riforma fiscale e lotta all'evasione fiscale.
Aumentare significativamente le detrazioni spettanti ai redditi da lavoro dipendente e da pensione; per contrastare l'evasione rendere tracciabili tutti i pagamenti, attraverso l'utilizzo della moneta elettronica e portando a mille euro il limite per i pagamento in contanti; trasmettere automaticamente la fattura elettronica e tutte le transazioni.
Mezzogiorno.
Investimenti per lo sviluppo delle infrastrutture materiali con il completamento e la programmazione strategica delle grandi opere, prevenzione, manutenzione e la messa in sicurezza del territorio e degli edifici, e definizione di un piano per la infrastrutturazione energetica e digitale; investimenti per l'infrastrutturazione sociale, in particolar modo su sanità, servizi sociali e istruzione; attribuzione delle risorse ordinarie in base alla percentuale della popolazione; lotta al lavoro irregolare e forte azione di contrasto alla criminalità.
Previdenza e Welfare.
Stabilire la flessibilità in uscita a 62 anni; realizzare una pensione contributiva di garanzia per i giovani; tutelare le categorie che rientrano nell'Ape sociale; riconoscere pienamente il lavoro di cura ai fini pensionistici; risolvere i problemi degli esodati e dare risposte concrete a chi svolge lavori gravosi e usuranti.
Politiche sociali.
Incrementare le risorse; definire i livelli essenziali delle prestazioni sociali come diritti soggettivi esigibili; approvare la legge quadro sulla non autosufficienza; completare la riforma del Terzo settore.
Povertà.
Non disperdere l'esperienza del Reddito di inclusione, anche potenziando i Servizi sociali ed educativi per l'inclusione.
Sanità.
Aumentare in modo progressivo il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale ed eliminare i super ticket; fare un piano straordinario di assunzioni.
Istruzione e conoscenza.
Stanziare risorse per il rinnovo dei contratti e definire un piano di assunzioni; migliorare la qualità dei percorsi di alternanza scuola-lavoro e valorizzare gli apprendistati formativi; incrementare l'offerta educativa ai bambini da 0 a 3 anni e garantire il sistema integrato 0-6.
Pubblica amministrazione.
Rinnovare tutti i contratti del pubblico impiego per il triennio 2019/2021, a partire dalla stabilizzazione dell'elemento perequativo; prevedere un piano straordinario di assunzioni oltre il turn-over, attuare forme di vantaggio fiscale per la retribuzione di produttività."
Visto che i sindacati saranno ricevuti da Conte, è già possibile dire che le proposte sopra elencate saranno cortesemente ascoltate dal premier, ma a nessuno dei punti sarà dato alcun seguito. Ed è comunque interessante notare che i due sprovveduti vicepremier che gestiscono il Governo, Salvini e Di Maio, si dimenticano però che i sindacati rappresentano esclusivamente gli interessi del popolo che lavora... anche quello che vota Lega e 5 Stelle. E se questa deve essere la manovra del popolo, perché non ascoltarli?